• In evidenza
  • Rotondi in missione segreta: «Inviato da Berlusconi in Abruzzo per limitare i danni»

    CASTIGLIONE MESSER MARINO – Rotondi in missione segreta: «Inviato da Berlusconi in Abruzzo per limitare i danni».

    Il candidato “paracadutato” di Forza Italia lo ha svelato, con l’elezione ormai in tasca e la poltrona romana bella calda, a Radio Delta1.

    «Adesso lo posso dire» ha dichiarato in radio il parlamentare di lunga data, aggiungendo poi in chiusura: «Ce l’ho fatta solo in parte».

    E a commento di questa sensazionale rivelazione di Gianfranco Rotondi, l’Eco riceve in redazione la nota di Enzo Fangio, consigliere comunale di opposizione di Castiglione Messer Marino.

    «In questi giorni di campagna elettorale siamo stati, a nostra insaputa, protagonisti del set di un remake di un film di James Bond “AGENTE 007 AL SERVIZIO SEGRETO DI SUA MAESTÀ”. Attore protagonista Gianfranco Rotondi da Avellino che si è aggirato per il nostro collegio cercando di scritturare attori per il suo teatrino. Ieri sera, l’Alvaro Vitali dello spionaggio, ha dichiarato a Radio Delta1 di essere stato mandato da sua Maestà Berlusconi per risollevare le sorti dell’Abruzzo e per parlare agli abruzzesi che si stavano buttando tra le braccia del  M5S.

    Per la serie: i candidati locali non erano all’altezza e mi sono dovuto sacrificare. Peccato che il finale del film è stato molto diverso dal copione e a salvarsi, come ampiamente prevedibile, è stato solo lui, mentre gli altri attori non protagonisti sono affondati con tutta la barca. Qualcuno faccia sapere a questo premio oscar della poltrona, che la candidata locale Tiziana Magnacca, seppure con idee politiche lontanissime dalle mie, avrebbe scritto un finale molto più dignitoso e se candidata all’uninominale  forse sarebbero stata in grado di portare la barca in porto. Eviti di considerare gli abruzzesi non capaci di parlare ai loro stessi concittadini, ringrazi per il regalo ricevuto e faccia scorrere i titoli di coda su questo film a cui molti spettatori si sono rifiutati di pagare il biglietto proprio per la sua presenza nella locandina».

    Francesco Bottone

    Sostieni la stampa libera, anche con 1 euro.