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  • Rumors a Belmonte: Paolo Grappa sfiderà Anita Di Primio per la fascia tricolore

    La foto pubblicata, sia pure scattata in tempi non sospetti, immortala colui che sarà candidato sindaco a Belmonte del Sannio. Nei giorni scorsi, su queste colonne, ci siamo occupati dei possibili candidati alla carica di primo cittadino del piccolo centro montano dell’Alto Molise quando ormai mancano appena pochi giorni alla presentazione delle liste. La voce della prima ora, cioè la presenza di una sola lista collegata alla candidata sindaca Anita Di Primio, mandata a casa prima del tempo per uno «sgambetto» frutto di un inciucio tra minoranza e parte della ormai ex maggioranza, pare essere definitivamente smentita. Le liste saranno sicuramente due, due del posto, contrapposte, e non è escluso che possano presentarsi i soliti candidati forestieri cui interessa esclusivamente il lungo permesso elettorale dal lavoro pubblico.

    La conferma arriva direttamente dall’ex assessore comunale Dalio Mastrostefano, vicino all’ex sindaco di lungo corso Errico Borrelli: «Questa che è appena iniziata sarà una settimana decisiva per la ultimazione e presentazione delle liste. Io stesso sarò candidato, non nel ruolo di aspirante sindaco, ma sicuramente le liste saranno due». E qui torniamo alla foto di cui parlavamo all’inizio. Il primo da destra, in quella immagine, è proprio Dalio Mastrostefano, all’epoca assessore o consigliere di maggioranza, il quale dunque esclude, per sua stessa ammissione, che sarà candidato sindaco. Al suo fianco, il personaggio che indica con la mano, è l’ex sindaco di lungo corso, Errico Borrelli. Un pezzo da novanta della politica locale che chiaramente avrà un ruolo determinante nella composizione della lista contrapposta a quella di Anita Di Primio. Anche perché proprio Borrelli, da capo dell’opposizione, si è aggregato ai dimissionari della maggioranza, facendo venir meno il numero minimo di consiglieri in carica e quindi, di fatto, mandando a casa prematuramente l’amministrazione guidata da Anita Di Primio. Marisa Di Carlo, Adele Scoppa, Giovanni Ricci e Manuele Nibbio, sono questi i nomi degli esponenti della maggioranza che hanno tirato il «colpo basso» all’amministrazione in carica.

    L’opposizione, poi, come dichiarò all’epoca lo stesso Borrelli, prese la «palla la balzo» innescando nei fatti l’inevitabile commissariamento del Comune di Belmonte del Sannio. Sempre su queste colonne, nei giorni scorsi, Borrelli, sindaco per venticinque anni di Belmonte, ha ammesso che «mi stanno spronando a ricandidarmi, ma non sono troppo interessato». E’ il diretto interessato, dunque, a tirarsi fuori. O meglio, magari sarà della partita, forse anche in lista, ma non da candidato sindaco. E dunque un altro personaggio va scartato da quella foto di cui parliamo dall’attacco del pezzo. Alla sinistra di Borrelli, l’ex consigliere regionale Carmelo Parpiglia, che realisticamente non ha ambizioni a diventare il candidato sindaco di Belmonte del Sannio. Per esclusione resta un unico potenziale candidato, l’ex vicesindaco Paolo Grappa.

    Il numero due dell’ultima giunta Borrelli, dunque, stando alle voci che circolano in paese quando mancano pochi giorni alla presentazione delle liste, sarà il candidato sindaco che sfiderà Anita Di Primio. Si tratta di un professionista stimato, giovane, benvoluto da tutti in paese, vicino al mondo dell’associazionismo, che potrebbe avere una vasta e trasversale convergenza a Belmonte. Tra l’altro non è un novellino in quanto ad esperienze in amministrazione, perché è stato appunto vicesindaco nella giunta guidata dallo storico amministratore locale Errico Borrelli. Sempre secondo i rumors che circolano in paese, tra i due, negli ultimi tempi, si sarebbe incrinato il rapporto basato prima sulla stretta collaborazione. Negli ultimi mesi di mandato come vicesindaco spesso Paolo Grappa aveva disertato le sedute di Giunta, quasi a prendere le distanze dall’ingombrante figura del sindaco Borrelli. E tra l’altro, sul suo nome potrebbe trovare convergenza, con gli opportuni bilanciamenti in lista, anche il gruppo di consiglieri dimissionari dell’ultima maggioranza.

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