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  • Sanità, al capezzale del ‘Caracciolo’ arrivano i due ex manager Di Pilla e Testa

     

    AGNONE. Al capezzale dell’ospedale “Caracciolo” anche i due ex dirigenti della Asrem, Gianfranca Testa e Giovanni Di Pilla. Ad entrambi i sindaci dell’alto Molise e Vastese hanno chiesto la stesura di un progetto credibile per salvare e rilanciare l’unico presidio del territorio.  Una struttura, quella di Agnone, che rischia la cancellazione dalla mappa della sanità pubblica regionale nonostante il riconoscimento di ospedale di area particolarmente disagiata certificato da Roma. L’incontro tra Di Pilla, che conosce a memoria la situazione del “Caracciolo” per averci lavorato in qualità di manager, la Testa, ex direttrice amministrativa Asrem e i sindaci, si è svolta a Palazzo San Francesco dove tra i presenti pure il presidente di Anci Molise, Pompilio Sciulli che nei giorni scorsi si è recato dal governatore Donato Toma.  Circa tre ore di discussione per capire dove agire nel sottoporre ai commissari, Giustini e Grossi una nuova idea che possa superare la bozza del Pos 2019 – 2021 la quale prevede per il Caracciolo la trasformazione in ospedale di Comunità. Dunque a Di Pilla e Testa il compito di formulare una nuova proposta in tempi rapidi se è vero che il 21 di novembre il Piano operativo sanitario sarà inoltrato a Roma. Contestualmente all’investitura ufficiale di Testa e Di Pilla, i primi cittadini, rivendicano, nei confronti della Regione Molise, l’attuazione della famosa Legge sulla Montagna chiamata, tra le altre cose, a tutelare i servizi sanitari. Un passaggio da non sottovalutare che di fatto potrebbe aprire nuovi e importanti scenari. In attesa di sapere come andrà a finire,  arriva una buona news. Infatti, considerata la cronica carenza di personale medico, nella giornata di ieri, il commissario straordinario dell’Asrem, Maria Virginia Scafarto ha proposto di prorogare il contratto – a partire da oggi (14 settembre) e fino al 31 gennaio 2020 – al dottor Luciano D’Agostino in forza nel reparto di Medicina. Non è detto che D’Agostino accetti visto che in ballo avrebbe un’allettante opportunità lavorativa in Lombardia.  Il tutto accade in attesa del concorso per assumere due dirigenti medici che verranno destinati  nel reparto di Medicina che a fine gennaio saluterà il primario, Giovanni Amedeo Di Nucci che andrà in pensione.

     

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