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  • Sanità, don Martino dice «sì» alla secessione dal Molise

    PASSAGGIO dell’Alto Molise in Abruzzo, per avere servizi migliori anche e soprattutto nel campo della sanità. Il dibattito innescato da un nostro articolo si arricchisce del contributo di don Francesco Martino, cappellano del “Caracciolo” e ministro della sanità della Curia di Trivento.

    Pubblichiamo, di seguito, il suo intervento.

    Caro Francesco,
    oggi concludi il tuo articolo con la frase che se facessimo la “secessione”, rischieremmo di “passare dalla padella alla brace“. Tecnicamente, vorrei smentirti, e per queste ragioni:

    1) Il passaggio di 12milaabitanti in Abruzzo riunificherebbe una volta per tutta la nostra Area interna e darebbe maggior forza contrattuale alle aree periferiche del basso Abruzzo, potendo creare una sinergia utile tra la struttura di Agnone e il Presidio di Assistenza Territoriale di Castiglione Messer Marino, e finalmente ottenere un servizio 118 con Mezzo di Soccorso Avanzato e Medico di Medicina e Chirurgia di Urgenza a bordo;

    2) poiché in Molise l’Area Ospedaliera sta collassando, e non vi sono risposte sanitarie adeguate né a Campobasso, né ad Isernia, né a Termoli, essere in Abruzzo ti dà la garanzia di poter essere indirizzato per l’emergenza urgenza verso tre o quattro grandi presidi con tutte le possibilità di risposta tecnica per le patrologie complesse : il clinicizzato SS. Annunziata di Chieti, l’ospedale di Pescara, quello di Sulmona ed anche quelli di Vasto-Lanciano, che sono meglio attrezzati ed organizzati degli ospedali molisani in tutti i sensi;

    3) E’ rapido e facile avere anche il Servizio di Elisoccorso, che in Molise non c’è e deve essere autorizzato mediante una trafila burocratica complessa per gli accordi Molise-Abruzzo, con il rischio di ritardi;

    4) L’Abruzzo non è in piano di rientro e può modulare ed assumere personale per garantire i servizi, il Molise no;

    5) Per i medici, infermieri e tecnici locali che lavorano in Abruzzo è più facile ottenere la mobilità regionale verso i nostri presidi, oggi no.

    Queste le ragioni tecniche che sanitariamente, oggi, mi spingerebbero alla secessione, anche perché, a dirigere i servizi sanitari della Regione Abruzzo, vi sono ancora molti dirigenti in gamba, sia a livello medico che amministrativo, cosa purtroppo che non c’è in Molise.

    Don Francesco Martino

    Foto tratta da www.almosava.it

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