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  • “Noi sciacalli? Sindaco, ma ci faccia il piacere”

    AGNONE. “Il sindaco Marcovecchio in una video-intervista rilasciata a l’Eco online, ci accusa di fare un’opposizione da sciacalli. La mia prima reazione è stata di rabbia per l’uso di un termine così offensivo, poi però la mente è andata ai documentari naturalistici che hanno prodotto la seguente riflessione: per il gioco delle parti, che lo stesso sindaco cita spesso, se noi siamo sciacalli lui si sente ……. . Parola che non userò e lascerò alla vostra immaginazione. Ho cercato inoltre il termine sulla Treccani: “sciacallo”, in senso figurativo, è persona che approfitta delle altrui sventure per rubare, in particolare chi in occasione di calamità saccheggia luoghi abbandonati, deruba cadaveri o persone indifese. Bene signor sindaco, viene da pensare che dopo tre anni di mandato lei si senta una persona sventurata, persa nel bel mezzo di una catastrofe. A proposito di catastrofi un’ultima riflessione mi viene sempre dall’immagine degli sciacalli che si aggirano intorno a carcasse putrefatte. Penso alla puzza; la stessa puzza che probabilmente sentiranno fra qualche tempo gli abitanti di questo sventurato paese. Un tanfo che si leverà da una centrale a biomasse a cui avete dato parere favorevole senza preventivamente informare la cittadinanza in nessun modo, senza farvi scrupolo alcuno di svendere forse l’unico valore aggiunto che ci resta: l’aria pura e non inquinata.  Noi ci opporremo con forza e invito tutti i cittadini a informarsi e lottare contro questa sciagura”. E’ il pensiero della consigliera di Nuovo Sogno Agnonese, Giuseppina Catauro che replica alle dichiarazioni fatte da Lorenzo Marcovecchio in una recente intervista dove ha accusato l’opposizione di fare sciacallaggio politico su questioni quali il futuro dell’ospedale ‘San Francesco Caracciolo’.

     

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