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  • Scomparso da giorni, parla l’ingegnere che ha ritrovato il farmacista agnonese: “E’ stato grazie ad un colpo di sonno”

    ROMA – “Ho fatto solo il mio dovere da cittadino, ma al tempo stesso sono felicissimo che il papà di un mio amico, con il quale sono stato alle elementari, è vivo e stasera potrà tornare a riabbracciare la sua famiglia”. Sono le prime parole di Nicola Paolantonio (nella foto in basso a destra), il protagonista del ritrovamento di Antonio Angelo Tiberio, il farmacista agnonese scomparso il 30 maggio scorso. Ingegnere biomedico, 28enne, nativo di Agnone, Nicola Paolantonio viaggiava sull’autostrada  Perugia-Roma, città, quest’ultima, dove risiede da anni, quando verso le 16,30 ha avuto un colpo di sonno.

    “Ho deciso di fermarmi nell’area di servizio Flaminia Est nei pressi di Magliano Sabina in provincia di Rieti – racconta a l’Eco online – volevo sciacquarmi un po’ la faccia per poi riprendere il viaggio. Mi sono accostato ad un’auto di colore bianca alla quale non ho dato troppo peso, ho slacciato la cintura di sicurezza ma prima di scendere il mio sguardo è andato a finire sul sedile reclinato di quell’auto  dove era seduto un signore con la barba. A questo punto ho avuto come un flashback ricordandomi di quanto mi recavo in farmacia nel mio paese e ad accogliermi il più delle volte c’era proprio Antonio Tiberio”, prosegue Nicola che nel frattempo svela un particolare. “Alle scuole elementari un mio compagno di classe è stato Andrea, uno dei due figli del farmacista”.

    “A questo punto, sapendo della notizia della scomparsa – riprende Paolantonio – ho chiamato subito mia madre che vive ad Agnone. Con lei ho verificato il numero di targa che coincideva con quello della Citroen C4 con cui Tiberio si era allontanato da casa. Non ho perso un solo attimo e ho chiamato Andrea comunicandogli che accanto a me c’era suo padre”. Inutile sottolineare l’emozione e la gioia di entrambi. “Andrea è scoppiato a piangere e sembrava quasi che gli avessi ridato una seconda vita”. Poi alla domanda di come si sente, ripete: “Sono contentissimo ma ho fatto solo il mio dovere e vi assicuro che sono stato anche fortunato”. Di seguito l’arrivo sul posto di Carabinieri e Polstrada che una volta avvicinatosi al sessantenne lo hanno tranquillizzato con parole del genere: “Ma lei è di Agnone? Il paese del Molise dove si svolge quella splendida fiaccolata?”. Al momento del ritrovamento, le condizioni di salute di Angelo Tiberio sono buone. Appresa la notizia, data in anteprima da  l’Eco, Agnone tutta, molto legata al professionista di origini abruzzesi, ha tirato un grande sospiro di sollievo così come la sua famiglia che in queste due settimane ha vissuto un incubo finalmente terminato.

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