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  • «Se vuoi mangiare vai a prostituirti». Marito rumeno allontanato da casa

    Ancora una volta si torna a parlare di storie di violenze e soprusi in ambito familiare. Nei giorni scorsi personale del Commissariato di Vasto, ha eseguito due ordinanze applicative di misura cautelare, emesse dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Vasto, per maltrattamenti in famiglia.

    Si tratta di due storie diverse, ma vissute dalle vittime con lo stesso dolore per le subite violenze fisiche e psicologiche.

    La prima riguarda la vicenda di una donna, di origini rumene, coniugata con un connazionale e residente nel Vastese ormai da anni.
    Dopo la nascita dei suoi tre figli, la sua vita coniugale era diventata un inferno poiché il coniuge la considerava un “essere inferiore”, ponendo in essere nei suoi confronti continue aggressioni, umiliazioni e maltrattamenti, in privato e dinanzi ad altre persone.
    In casa, il marito, la costringeva a “sfamarsi” con gli avanzi di cibo, stabilendo la quantità di alimenti che la stessa poteva mangiare, perché riteneva che il cibo doveva “guadagnarselo” da sola andando a prostituirsi.arresto-polizia
    L’uomo, inoltre, dedito all’alcol, era solito, tra le mura domestiche, picchiare la moglie, non avendo cura nemmeno dei figli, ai quali sottraeva anche i beni di prima necessità, sperperando i pochi soldi guadagnati per giocare ai “gratta e vinci”

    In più occasioni, la malcapitata, ormai disperata aveva provato a chiedere la separazione legale, ricevendo, in cambio, continue minacce di morte.

    Costretta a vivere nel terrore, la donna aveva mantenuto il silenzio, portandosi dentro il dolore della situazione che giornalmente era costretta a subìre.

    Solo dopo diverso tempo, la donna, ormai disperata, ha trovato la forza di rivolgersi alla Polizia, presentando una denuncia nei confronti del marito.

    Il racconto della vittima, supportato dalle dichiarazioni rese da alcuni testimoni presenti ai fatti e dai numerosi accertamenti effettuati dal personale della Sezione di P.G. della Polizia di Stato della locale Procura avevano confermato i gravi atti di prevaricazione e violenza.

    Ritenuti gravi gli elementi a carico del marito violento, che ne denotano una spiccata pericolosità, il Giudice del Tribunale di Vasto ha emesso, a carico dell’uomo, la misura cautelare dell’immediato allontanamento dalla casa familiare con il divieto di avvicinamento ai luoghi normalmente frequentati dalla vittima e dai suoi familiari.

    Identificato per J.S.I., di anni 32, l’uomo dovrà attenersi scrupolosamente alle prescrizioni imposte.

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