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  • Sfiducia al sindaco di Agnone, la mozione approda in aula

    AGNONE. Il giorno della mozione di sfiducia al sindaco Lorenzo Marcovecchio, è arrivato. Il documento, presentato dal consigliere di minoranza, Vincenzo Scarano, sarà discusso questo pomeriggio nell’aula consiliare di Palazzo San Francesco a partire dalle ore 17,00. E’ c’è attesa per vedere come andrà a finire molto più dopo le irrevocabili dimissioni presentate dagli assessori Linda Marcovecchio e Annalisa Melloni che di fatto hanno aperto la crisi all’interno della maggioranza di centrodestra. Nella mozione presentata da Scarano viene chiesto al consiglio di votare la sfiducia al primo cittadino accusato di un presunto conflitto d’interesse in merito all’installazione della centrale a biomasse, progetto poi bocciato dalla Soprintendenza del Molise. Un caso che, a quanto pare, avrebbe spinto il vice sindaco Marcovecchio e l’assessore al Bilancio, Melloni ha rassegnare le proprie dimissioni. “Innanzitutto chiederemo alle due dimissionarie di spiegare le ragioni della loro scelta. Crediamo sia doveroso non solo per chi frequenta l’aula del consiglio,  ma soprattutto nei confronti dell’elettorato – dichiara alla vigilia dell’assise pubblica il capogruppo di Nuovo Sogno Agnonese, Daniele Saia -. Dopodiché dalle stesse ci attendiamo una presa di posizione netta sulla mozione inserita all’ordine del giorno”. Insomma appare chiaro il tentativo delle opposizioni di portare dalla loro il voto della Marcovecchio e Melloni che tuttavia sulla questione, al momento, non si sbilanciano. Dal canto suo il sindaco Lorenzo Marcovecchio dorme sonni tranquilli visto che anche con l’ipotetico voto contrario delle due dimissionarie, sommato a quello dei quattro consiglieri di minoranza (Scarano, Saia, Catauro e Sabelli), gode delle preferenze della maggioranza. Alla conta infatti il sindaco la spunterebbe di misura (7-6). Nel frattempo verrà ufficializzata l’entrata in giunta dei due nuovi assessori, Pino Verdile alle opere pubbliche e Giovanna Gigliozzi che si occuperà di commercio e centro storico. Con Verdile e Gigliozzi al posto della Marcovecchio e Melloni, entra in consiglio l’avvocato Luciana Sabelli che subentra al dimissionario Maurizio Cacciavillani. L’ex vice sindaco della giunta Carosella, ha deciso di rinunciare a sedere sui banchi della minoranza per problemi di natura lavorativa. “Perdiamo un ottimo amministratore che nel corso degli anni ha saputo lavorare per il bene della collettività portando risultati mai visti prima d’ora – il commento del collega di schieramento Saia -. Al tempo stesso siamo convinti che chi lo rimpiazzerà sarà all’altezza della situazione”. Altro tema caldo che approderà in aula è quello relativo alla mancata rappresentanza delle quote rosa nell’esecutivo. Infatti con la fuoriuscita di due donne e la conseguente entrata della sola Gigliozzi, verrebbe meno quanto stabilito dalla legge Delrio, la quale per i Comuni superiori a tremila abitanti prevede la presenza del 40% di donne. Anche in questo caso i due gruppi di minoranza sono pronti a dare battaglia e nell’eventualità a fare ricorso al Tar Molise.

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