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  • Si spacciano per medici per truffare e derubare un anziano, tre donne in manette nel Vastese

    VASTO – I Carabinieri della Compagnia di Vasto, nel corso di ordinari servizi di controllo del territorio, hanno tratto in arresto tre donne di Vasto per violenza privata e tentato furto.
    Le tre donne, mentre si trovavano nei pressi di Piazza Verdi di Vasto, si avvicinavano ad un anziano signore. Una di loro spacciandosi per medico della figlia, induceva l’uomo, costringendolo, a salire a bordo dell’auto (una Fiat punto grigio chiaro) dove erano presenti le due complici e cercavano di raggirarlo per indurlo ad andare a casa sua. Un militare dell’Arma, in abiti civili, notata la scena, richiedeva l’intervento di una pattuglia dell’Aliquota Radiomobile che, intervenuta poco dopo, fermava e generalizzava le donne. Al termine degli accertamenti, mentre la più giovane risultava incensurata, le altre due donne risultavano gravate da numerosissimi pregiudizi di polizia per reati contro il patrimonio e truffa. Una di loro infatti, al momento del tentativo di furto, si trovava già in regime di detenzione domiciliare per fatti analoghi anche se con permessi orari ad assentarsi dal luogo di detenzione.
    Al termine delle formalità di rito le tre donne sono state sottoposte agli arresti domiciliari presso le rispettive abitazioni a disposizione del Sostituto Procuratore della Repubblica di Vasto, Dott.ssa Gabriella De Lucia in attesa di giudizio direttissimo.
    L’impegno dell’Arma nel contrasto e soprattutto nell’opera di sensibilizzazione rivolta alle “fasce deboli”, è costante. Sono in programma una serie di incontri, di concerto con le Amministrazioni comunali, finalizzati a mettere in guardia la cittadinanza dal diffidare da persone estranee che avvicinano, soprattutto persone anziane, fingendosi appartenenti alle forze dell’ordine, dipendenti pubblici, tecnici delle aziende di fornitura elettrica, gas o altro.
    In caso di dubbio chiamare il 112, non consentire l’accesso in casa a persone estranee e soprattutto non consegnare somme di danaro o monili preziosi.
    Medesima sensibilizzazione va rivolta agli operatori di istituti di credito e postali, la cui collaborazione nel segnalare prelievi inconsueti ed anomali soprattutto da parte di utenti anziani, come talvolta accade, è di valenza preziosa e scongiura eventi criminali di natura predatoria.

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