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  • “Sono dializzato, ma non posso accedere alle cure nella mia terra”, appello a Toma

    Il reparto di Emodialisi dell’ospedale di Agnone impossibilitato ad accogliere dializzati che intendono trascorrere periodi di ferie o vacanze nei territori dell’alto Molise, Vastese e Sangro. E’ quanto denuncia in una lettera inviata al commissario alla Sanità Donato Toma, Orazio Amelio La Rocca, originario di Poggio Sannita. Alla base del diniego alle cure, la cronica carenza di personale tra l’altro evidenziata nell’ultimo consiglio comunale dal vice sindaco, Giovanni Di Nucci alla presenza dello stesso Toma e del sub-commissario Giacomo Papa. Nel suo intervento Di Nucci ha chiesto l’arrivo di un medico e un infermiere al fine di potenziare il servizio per poter consentire anche a persone di fuori regione di poter dializzare al Caracciolo. Circostanza, quest’ultima, che produrrebbe mobilità attiva.

     

    Il moderno Centro Dialisi dell’ospedale San Francesco Caracciolo

    “Voglio segnalare una grave situazione che riguarda diverse persone che si trovano nella mia stessa condizione e che, oltre a procurare problemi dal punto di vista sanitario, potrebbe avere impatti su contesti diversi – scrive La Rocca a Toma – Per via della patologia che mi affligge, ho necessità di diverse sedute di dialisi. Nel corso degli ultimi due anni, nel periodo estivo – essendo originario di Poggio Sannita e trascorrendo lì le ferie – ho sempre fatto riferimento al reparto dell’ospedale Caracciolo di Agnone. Nonostante la carenza di personale infermieristico dedicato, sono sempre riuscito ad ottenere la necessaria assistenza, almeno sino ad alcuni mesi fa. Purtroppo, dal mese di dicembre del 2021 non sono più riuscito ad accedere alle prestazioni, ragione per cui ho dovuto rinunciare a passare sia le festività di Natale che di Pasqua a Poggio Sannita. Anche la mia ultima richiesta avente ad oggetto il periodo 30 maggio – 10 giugno, ha avuto esito negativo e, inoltre, è concreto il rischio che ciò possa tornare a verificarsi per i prossimi mesi di luglio ed agosto. Il motivo è sempre lo stesso: mancanza di personale infermieristico. È facilmente comprensibile che tale stato, potrebbe indurre tante persone a rinunciare a soggiornare nei paesi che fanno riferimento al nosocomio agnonese, stante l’assoluta necessità della terapia a cui si fa riferimento. Premesso questo – conclude La Rocca – chiedo a chi ha responsabilità in materia sanitaria locale e regionale di esperire ogni possibile azione tesa a risolvere un problema così grave”.

    Nella situazione del signor La Rocca numerose persone che al momento si vedono negare la possibilità di dializzare nel moderno e accogliente reparto altomolisano ristrutturato da qualche anno. In un recente passato ad evidenziare la carenza di personale anche il responsabile del centro, il dottor Ettore Mastrangelo, unico medico in servizio. Tuttavia appelli e inviti per sanare la problematica sono rimasti inascoltati. Prova ne è l’ultima denuncia di un cittadino che non chiede altro di poter accedere a cure salvavita nel territorio dove è nato.

    Pio Savelli

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