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  • Soppressione comando stazione Forestale, Di Lizia minaccia azioni legali

    CASTIGLIONE MESSER MARINO – Soppressione Comando stazione della Forestale di Castiglione Messer Marino, il sindaco Di Lizia minaccia azioni legali.

    Dopo l’allarme lanciato in esclusiva da questa testata in merito alla prossima soppressione del Comando stazione del Corpo Forestale dello Stato di Castigliane Messer Marino, che sarà accorpato alla sede di Montazzoli, la politica si mette in movimento, adottando tutte le contromisure del caso.

    Il sindaco di Castiglione, Emilio Di Lizia, ha inviato una nota di proteste e di richiesta di chiarimenti al prefetto di Chieti e all’ispettorato generale della Forestale di Roma e per conoscenza ai comandi provinciale e regionale.

    «Da notizie apprese a mezzo stampa risulterebbe la prossima soppressione del Comando Stazione del Corpo Forestale dello Stato di Castigliane Messer Marino per accorpamento alla sede di Montazzoli. Tali  informazioni giornalistiche sono state confermate telefonicamente dal Primo Dirigente Provinciale del CFS, dott.ssa Livia Mattei (prontamente contattata in data 04.04.2014 da quest’Amministrazione e nella persona dell’ass. Enzo Fangio) la quale, oltre a sottolineare  l’accorpamento “deciso” ha anche riferito che, essendo la sede di Montazzoli non agibile si sarebbero dovuti “prima trovare i soldi e poi fare il progetto per Montazzoli”, evenienze queste che non giustificherebbero a suo giudizio un  allarmismo per quanto di seguito si dirà, sostenendo tra l’altro che “per ora cambia solo la carta intestata, e la gente manco se ne accorge dell’accorpamento”, così come riportato anche nella notizia stampa che si allega.

    Tralasciando volutamente ogni  considerazione sullo scarso livello di relazionarsi per un argomento di primaria importanza per una Comunità (soprattutto se questa vive in zone già disagiate per motivi fin troppo noti)  l‘assoluta incredulità di questa Amministrazione poggia in principale modo sull’assoluta assenza di un benché minimo confronto con questa Amministrazione o quanto meno una comunicazione formale o anche solo informale, avendolo appreso oltretutto dalla stampa)  ma  ancor più  paradossale è il fatto  che una Pubblica Amministrazione (nella specie il Corpo Forestale dello Stato) possa avviarsi  in un procedimento complesso e molto oneroso per rendere agibile una struttura a fronte e scapito della chiusura di una similare, perfettamente funzionante, tanto che ad oggi gli agenti del CFS di Montazzoli vi prestano servizio, non potendo permanere presso la loro sede proprio a causa dell’inagibilità.

    C’è da rimaner sconcertati, soprattutto in un periodo in cui ogni razionalizzazione delle spese è al massimo e sotto certi aspetti ANCHE obbligatoria, ponendo seri dubbi anche sulla IRRITUALITA’ di compiere adempimenti di funzione presso una struttura soppressa per la  mancanza di fatto di altra (cd. Comando Stazione) perché inagibile.

    Non da ultimo la circostanza che il Comune di Castiglione Messer Marino rappresenta l’unico Centro nella zona montana che consta del maggior numero di abitanti, con presena di azienda faunistica venatoria e con  un’estensione territoriale tale che la presenza di un Comando Stazione è imprescindibile per il monitoraggio dello stesso, a differenza del Comune di Montazzoli, difficilmente raggiungibile per la tortuosa viabilità e per la distanza anche dai paesi limitrofi a Castiglione M.M.

    Pertanto per quanto sopra lamentato, vogliano le SS.LL. avviare e CON URGENZA un tavolo di confronto su quanto detto,  CHIEDENDO fin d’ora quali discernimenti, quali logiche economiche e logistiche, quali scelte tecniche di rilevanza amministrativa, hanno condotto a tali decisioni, se decisioni sono, per quanto ha riferito la Dirigente dott.ssa Mattei.

    In mancanza di un Vostro riscontro, non si esiterà certamente ad avviare un’ampia campagna informativa sulle circostanze sopra rappresentate, oltre ad avviare ogni utile iniziativa, anche  legale, per vedersi questa Comunità tutelata nel merito».

     

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