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  • Sospensione tasse caccia, respinta la proposta di Caretta: «Draghi tradisce le promesse fatte ai cacciatori»

    «Il Governo Draghi tradisce le promesse fatte ai cacciatori. L’Esecutivo, accogliendo due miei ordini del giorno, ha assunto l’impegno di sostenere il comparto venatorio, prevedendo riduzioni o sospensioni del pagamento della tassa di concessione governativa per il porto di fucile, in considerazione delle sospensioni all’attività venatoria disposte nel 2020 con le misure di contenimento e lockdown. Una richiesta assolutamente non onerosa e di buonsenso, rispettosa delle sensibilità di un comparto che non si è mai tirato indietro per tutelare il nostro patrimonio ambientale e faunistico. Per questo motivo ritengo letteralmente vergognosa la decisione della maggioranza, in commissione Bilancio, di respingere il mio emendamento al Decreto Sostegni-bis. Un emendamento con il quale ho chiesto la non applicazione della tassa di concessione governativa per il porto di fucile nel 2021 e la riduzione del 50% della stessa negli anni 2022 e 2023, in totale coerenza con gli ordini del giorno accolti dal Governo. A fronte di questo inspiegabile dietrofront ripresenterò l’emendamento in Aula, per rendere plastico, evidente e chiaro a tutti chi ha deciso di tutelare il mondo venatorio solamente a parole e chi, invece, preferisce farlo con i fatti e coerentemente con gli impegni assunti con i cacciatori italiani»

    Lo dichiara in una nota a margine dell’esame in Commissione del Decreto Sostegni-bis l’On. Maria Cristina Caretta, Capogruppo di Fratelli d’Italia in Commissione Agricoltura alla Camera dei deputati.

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