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  • Strade dissestate, Coldiretti: «Penalizzate le aziende agricole, costrette a chiudere e andare via»

    Coldiretti Molise torna a chiedere a gran voce l’intervento della Regione per fronteggiare e risolvere l’annoso problema della viabilità, specie interna, del territorio regionale. Le richieste di Coldiretti sono racchiuse, unitamente ad una chiara e particolareggiata analisi della situazione, in una missiva che il Delegato Confederale ed il Direttore regionale della Coldiretti Molise, Giuseppe Spinelli e Aniello Ascolese, hanno inviato al Presidente Donato Toma ed agli assessori regionali all’Agricoltura Nicola Cavaliere, ai Lavori Pubblici e Viabilità, Vincenzo Niro, ed alla Pianificazione Territoriale Roberto Di Baggio.

    “Quella che ci auguriamo potersi definire conclusa – si legge nella missiva – è stata una stagione invernale che lascerà un segno profondo sull’intero territorio molisano, in termini di danni alle colture, dissesto idrogeologico sui terreni, altresì aggravando la già precaria situazione della viabilità, in particolare quella interna”.

    Tali difficoltà penalizzano, infatti, fortemente l’attività imprenditoriale, limitando la circolazione delle persone, degli imprenditori e, non ultimo, dei mezzi tecnici e le loro produzioni; “determinando, di fatto – evidenzia Giuseppe Spinelli – una condizione di svantaggio economico che, molto spesso, è una concausa della cessazione delle attività imprenditoriali e del progressivo spopolamento dei territori”.

    “Solo restando alle cronache degli ultimi giorni – sottolinea Aniello Ascolese – abbiamo avuto modo di registrare la chiusura della strada comunale Fiumarella, nel comune di Pietracatella, a causa di un movimento franoso che è in atto, purtroppo, da anni. Analogamente il Comune di Agnone ha denunciato, ancora una volta, situazioni di grave dissesto delle strade interpoderali; a questi esempi potremmo aggiungerne tanti altri, a partire dal comune di Bagnoli del Trigno, per non parlare di Trivento”.

    In questo stato di cose, Coldiretti ritiene urgente approfondire quali siano le pesanti conseguenze per chi sui territori vive e lavora, ritenendo necessario che le Istituzioni, a partire dal livello regionale, avviino un processo che superi l’emergenzialità puntando ad un programma razionale di interventi che realizzino adeguati livelli di sicurezza sul territorio, fornendo garanzie per coloro che intendono rimanere ed investire sul territorio.

    “Siamo ben consapevoli – proseguono i vertici di Coldiretti – che alla base di tutto esiste il problema della carenza di risorse; ma troppo spesso amministratori, cittadini ed imprese denunciano la mancanza di programmazione nell’utilizzo di queste ultime, mortificando le priorità e le reali esigenze. Coldiretti – concludono Spinelli ed Ascolese – pur essendo convinta della grande attenzione che le Istituzioni regionali hanno di tale problematica, auspica un rapido passaggio dalla fase di analisi a quella dell’agire, garantendo la propria disponibilità a confrontarsi positivamente sulle diverse questioni, nel pieno rispetto dei ruoli”.

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