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  • Strappo in casa socialista: Piluso volta la faccia ai compagni di partito

    SCHIAVI DI ABRUZZO – Strappo in casa socialista: Piluso volta la faccia ai compagni di partito Masciulli e Vicoli e appoggia Monaco.

    Dall’enclave socialista dell’Alto Vastese, una sorta di riserva indiana, feudo elettorale del sindaco a vita Luciano Piluso, contrariamente agli ultimi trenta anni questa volta non arriveranno voti ai candidati del Psi alle regionali.
    Ed è sicuramente una notizia perché nonostante sia attaccabile per centinaia di altri motivi, nessuno, fino ad oggi, ha mai potuto mettere in dubbio la coerenza e la lealtà al Psi di Luciano Piluso. Fino ad oggi, appunto, ma ora, in occasione delle regionali, anche la coerenze e la chiara identità socialista di Piluso sono andate a farsi benedire.
    Voci di corridoio, ma bene informate, riferivano che Piluso avrebbe appoggiato Alessio Monaco, assessore provinciale nella giunta di centrodestra dimessosi nelle scorse settimane proprio per candidarsi alle regionali. Monaco è saltato dall’altra parte della barricata e dopo aver salutato Di Giuseppantonio (Udc) e Tavani (Fratelli d’Italia) in Provincia, si è candidato nella lista “L’Abruzzo riparte” collegata al candidato presidente della sinistra, Luciano D’Alfonso.

    Vista la nuova collocazione politica, Monaco ha pensato bene di rivolgersi ad un altro Luciano, meno importante e influente del primo, che non ha fatto il sindaco a Pescara, ma a Schiavi di Abruzzo, dove cinge la fascia tricolore dal secolo scorso, dal lontano 1990. Piluso appunto.

    E le indiscrezioni ieri mattina hanno trovato conferma in un incontro avvenuto proprio a Schiavi di Abruzzo. Il candidato Monaco si è intrattenuto con Piluso per un breve colloquio, strategie elettorali, per poi consegnare al nuovo “compagno” di avventura un grosso plico di materiale elettorale. La foto pubblicata certifica che l’incontro di Schiavi è davvero avvenuto.

    E così, dopo il salto della quaglia di Monaco da destra a sinistra, anche Piluso salta fuori da quel che resta del partito socialista. Tiziano Vicoli e Luigi Masciulli si rassegnino, nell’enclave socialista dell’Alto Vastese non prenderanno neanche un voto.
    E così Piluso, dopo un trentennio abbondante di socialismo, cambia partito.

    Avrà i suoi buoni motivi, che saranno squisitamente politici. Certo.

    Francesco Bottone

    effebottone@gmail.com

     

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