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  • Tagli alla sanità, scatta il blocco della Trignina

    CELENZA SUL TRIGNO – Il comitato civico nato a Celenza sul Trigno in difesa della sede di guardia medica ha organizzato un sit-in sulla strada statale fondovalle Trigno all’altezza dello svincolo per Celenza-Torrebruna, sabato 10 maggio alle ore 10.

    «L’iniziativa – spiega Claudio Spalletta, tra gli organizzatori – ha lo scopo di denunciare tutte le carenze di servizio che gravano sull’Alto Vastese in primis sulla sanità. Sarà una mattinata di festoso impegno sociale e speriamo di aggregare cittadini di molti paesi. Ci sarà solo un rallentamento del traffico, un blocco parziale, per non arrecare troppi danni agli automobilisti».

    Sabato 10 maggio, alle ore 10,  il Comitato Civico in difesa dei servizi sanitari:  “guardia medica e servizio di pediatra”, dà appuntamento a tutti i cittadini dell’alto vastese e del vastese al bivio di Celenza Sul Trigno, Statale 650 (Fondovalle Trigno), per una protesta pacifica, per ricordare ai politici e ai partiti  che questo lembo di terra d’Abruzzo è da troppo tempo abbandonato e isolato, tanto da farlo diventare il SUD della nostra regione.

    Invitiamo alla  manifestazione i dipendenti del COTIR, senza stipendio da oltre un anno, i lavoratori della Golden Lady,  a cui  tra poco termina la  cassa integrazione e  tutti i lavoratori e i cittadini che stanno vivendo momenti di difficoltà. A tutti i cittadini dei piccoli comuni diciamo di partecipare e far sentire la loro voce contro l’abbandono e la solitudine di questo territorio.  Dal comitato ci fanno sapere che la chiusura della guardia medica di Celenza Sul Trigno che “serviva” i Comuni di Torrebruna, San Giovanni Lipioni, Gardiabruna e Castelguidone, avrà ripercussioni soprattutto sulle fasce deboli della popolazione. Il Ministro alla Salute Lorenzini, durante la riunione alla UE ha dichiarato: «Dobbiamo garantire cure, assistenza e farmaci agli anziani. Questa è la sfida “vera” del futuro sanitario. Dobbiamo  investire sulle nuove tecnologie per curare a casa gli anziani perché l’allungamento dell’età pensionabile e l’invecchiamento della popolazione ci impongono di curare e tenere in forma gli anziani assicurando loro le cure, l’ assistenza e i farmaci più innovativi anche  se costosissimi, soprattutto dobbiamo fare in modo che essi vengano curati sul territorio».

    Qui nell’alto vastese non è cosi. Nel nostro territorio che presenta una percentuale di anziani sopra la media nazionale,  chiudono tutti i servizi sanitari a partire dall’ ospedale di Gissi, unico ospedale chiuso in Abruzzo e ora chiuderanno anche la guardia medica di Celenza Sul Trigno, inoltre il medico di famiglia che va in pensione nei piccoli comuni non viene sostituito, (tecnicamente non scatta la carenza), il pediatra è un lusso (un’ ora a settimana) e l’unica postazione di ambulanza è H12, senza medico a bordo e posta a molti km di distanza, con una viabilità pessima da terzo mondo (frane, buche avvallamenti, smottamenti, curve, senza illuminazione).

    Essendo questa una vera emergenza, il Comitato Civico per i tagli alla Sanità (e non solo) che sono stati fatti sul territorio dell’alto vastese e che colpiscono soprattutto le persone anziane a cui, come dichiarato dal Ministro della Salute, vanno garantite cure e assistenza “sul territorio”, chiede ai candidati alla presidenza della nostra Regione, un intervento urgente  e  un confronto,  per trovare una soluzione al problema, prima delle elezioni.

    Daniele Leone 

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