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  • Taxi della solidarietà, servizio sospeso

    AGNONE. Un coro di proteste ieri mattina di alcune anziane di paesi limitrofi ad Agnone per la mancanza del servizio del “Taxi della Solidarietà”. Servizio questo erogato dalla Provincia e sospeso, da quanto si sa, per mancanza di economie da via Berta. “Sono una invalida ed ammalata –ci dice una signora proveniente da Poggio Sannita davanti all’ospedale Caracciolo- Ho sempre potuto fruire del Taxi della Solidarietà ed ora improvvisamente mi hanno detto che il mezzo non c’è più. Per venire a sbrigare delle pratiche alla Asrem ho dovuto noleggiare un’auto. E’ impensabile che con una misera pensione ora debba anche sobbarcarmi ulteriori spese. Il mezzo della Provincia era davvero utile soprattutto per noi dei paesi vicini che ad Agnone dobbiamo venire per diversi servizi quotidiani.” Taxi della Solidarietà ovvero un servizio di trasporto sociale voluto dall’amministrazione provinciale “nell’intento di promuovere il benessere dei propri cittadini” come si rimarcava nella delibera del rinnovo del regolamento del servizio nel 2011. Mezzo questo istituito per “gli anziani, portatori di handicap e disabili e i cittadini di otre 65 anni di età che versano in particolari condizioni di disagio fisico, familiare ed economico”. Una vera comodità visto che ad Agnone come nei restanti dodici centri della Comunità Montana non esistono mezzi pubblici e che, se sprovvisti di familiari, accompagnatori e mezzi, gli anziani –soprattutto quelli che hanno difficoltà a deambulare- devono solo fittare un’auto ed un autista anche per sbrigare semplici faccende all’interno della stessa Agnone. “Il servizio è ora sospeso” ha confermato lo stesso assessore Calenda. Mancano i fondi e l’autista del mezzo è stato trasferito ad Isernia. Forse bisognerebbe trovare il metodo di riattivare quel mezzo che per molti appartenenti alla terza e quarta età significa anche poter restare attivi e sentirsi autosufficienti per i semplici servizi giornalieri.

    Vittorio Labanca 

     

     

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