• In evidenza
  • Terremoto tra Abruzzo e Lazio: magnitudo 3.6, edifici lesionati e gente in strada

    Tanta paura anche a Roma e gente in strada per la scossa di terremoto di magnitudo 3.6 registrata a tre chilometri dal comune di Colonna, comune di 4 mila abitanti, nei Castelli Romani, ad una ventina di chilometri dalla capitale. Il terremoto è stato registrato dall’Ingv a 9 chilometri di profondità. San Cesareo, Gallicano nel Lazio, Zagarolo e Monte Compatri gli altri Comuni vicini.

    Il ministero per i Beni Culturali ha attivato l’unità di crisi per verificare eventuali danni al patrimonio culturale. Controlli e verifiche strutturali dei vigili del fuoco, a scopo precauzionale, nei comuni di Colonna, Monteporzio e Montecompatri. Sono circa una trentina gli interventi di verifica, su richiesta, effettuati nella notte dai pompieri. Al momento non risultano danni.
    “Stiamo facendo delle verifiche – ha detto all’ANSA il sindaco di Colonna Fausto Giuliani – perché qualche edificio in centro risulta lesionato. Per ora non abbiamo segnalazioni di feriti. C’è stata tanta paura in paese, stanno tutti in strada”. Gente in strada e chiamate al 112 anche a Roma, dove la scossa è stata avvertita in maniera netta nella zona est della Capitale. Principalmente si è trattato di richieste di informazioni. L’Atac ha sospeso per un breve periodo la circolazione della Metro C per svolgere delle verifiche. Squadre della Protezione civile regionale del Lazio e dei Comuni, in collegamento con la sala operativa regionale, stanno già effettuando dei monitoraggi nei centri storici delle città dei Castelli romani.

    Sostieni la stampa libera, anche con 1 euro.