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  • Tradizioni, arte, cuore e denuncia: presentato il volume “I Tesori dell’Altosannio”

     

    AGNONE. Se qualcuno poteva nutrire dei dubbi, circa l’attaccamento alla sua terra da parte di Enzo Carmine Delli Quadri, può tranquillamente cancellarli. Sabato scorso presso il rinnovato salone del circolo di conversazione ‘San Pio’, strapieno di un pubblico qualificato, l’ex manager aziendale ha presentato il volume “Tesori dell’Altosannio” di ben 560 pagine corredate di migliaia di foto a colori e, soprattutto, ricco di articoli scritti dallo stesso Delli Quadri e da decine di altri cultori del territorio che da 8 anni contribuiscono a rendere interessante e intrigante il sito www.altosannio.it.

    “Il libro vuole essere un omaggio alla gente dell’Altosannio (ovvero Almosava acronimo di Alto Molise Sangro Vastese) e ai suoi numerosissimi tesori materiali e morali – sottolinea Enzo Delli Quadri – e, nel contempo, una denuncia per l’indifferenza e la noncuranza con le quali il sistema politico e mediatico italiano tratta questa sua ricchezza e, conseguentemente, affronta i suoi problemi economici, sociali, demografici e morali. Non a caso – aggiunge – il sottotitolo del libro è: Terra mangiata senza pane (locuzione di Gustavo Tempesta Petresine)”.

    Il volume tocca diversi aspetti della quotidianità. Quella della storia con i siti archeologici, i musei, la tavola osca; del silenzio con le abazie, gli eremi, le gole di Fara e del Sagittario, le chiese, i monumenti, i tratturi, i monti, i boschi); del cuore con luoghi dove sono nate o nascono le emozioni come una soffitta o una cantina con i loro vecchi arredi; il caminetto, la cucina, il balcone, la vigna, il bar); dell’anima con luoghi dove si ama, si odia, si ricorda, si sorride, si piange; del pensiero con i grandi personaggi nativi dell’Altosannio, come Benedetto Croce o Silvio Spaventa; dell’arte con Teofilo Patini e gli artigiani; della tradizione. L’intento sotteso è comunque particolare: un “vicolo”, col selciato sconnesso e antico, non è niente, è un’umile cosa, non si può̀ confrontare con certe stupende opere d’arte della tradizione italiana.  L’antica “porta” dove conduce quella strada non è quasi nulla e le mura sono semplici bastioni dal colore grigio; pochi si battono con rigore, con rabbia, per difendere queste cose.  Tutti sono d’accordo nel difendere un monumento, una chiesa, un campanile, il cui valore storico è assodato; pochi si rendono conto che quello che va difeso è il nostro passato popolare.

    Con questo nuovo volume, i cultori dell’Altosannio intendono difendere il passato popolare. Il libro, a colori e in carta patinata, è in vendita presso la libreria di Alessandro Ricci in Agnone, nelle librerie delle più gradi città italiane e, via internet, presso  Mondadori, Feltrinelli, Hoepli, IBS, Unilibro e altri ancora.

     

     

     

     

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