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  • Tragedia mineraria di Arsia, campana di Agnone in ricordo delle vittime

    AGNONE. È nata ad Agnone grazie all’esperienza millenaria della Pontificia Fonderia Marinelli, la Campana “Alma Mater Dolorosa” che il 28 febbraio prossimo verrà installata in Croazia ad Arsia, cittadina mineraria fondata dal Regime Fascista il 4 novembre 1937 e che a seguito delle tragiche vicende dalmato-istriane del dopoguerra è diventata, con il nome di Raša, una cittadina prima jugoslava e poi croata. La campana, che ricorderà le 185 vittime della tragedia mineraria verificatasi il 28 febbraio 1940,  verrà presentata l’anno prossimo, in occasione dell’ottantesimo anniversario. Un viaggio che partirà da Agnone e che si concluderà ad Arsia dopo aver sostato in varie città italiane che stanno aderendo al progetto. Il progetto “Arsia 2020” è stato ideato da Michele Maddalena, camminatore solitario che si è prodigato anche per ricordare le vittime di Marcinelle e Monongah, e può contare sulla collaborazione di numerose associazioni e soggetti privati, tra cui  l’Associazione Culturale “Monongah” ed il suo presidente, Gianni Meffe, delegato del Comitato Tricolore per gli Italiani nel Mondo per il Molise e componente del direttivo nazionale. “La scelta di ricordare le vittime di Arsia con una campana della Pontificia Fonderia Marinelli – spiegano i promotori dell’iniziativa – nasce dalla volontà di seguire le iniziative intraprese dalla Regione Molise, per Monongah, e dai Maestri del Lavoro, per Marcinelle, che hanno portato alla fusione di due campane che oggi si trovano nei luoghi dei disastri minerari e che ogni anno, con i loro rintocchi, ricordano le vittime di due delle maggiori tragedie dell’emigrazione italiana. Un unico suono – concludono – che nasce dallo stesso luogo e che raggiunge cittadine lontane e dove centinaia di Italiani hanno perso la vita nel tentativo di costruire un futuro migliore”.

     

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