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  • Troppi profughi in Molise e i sindaci dicono «no» agli Sprar

    CasaPound Italia interviene in merito alla proroga da parte del Prefetto di Isernia Fernando Guida dei termini per l’adesione dei Comuni al progetto SPRAR per l’accoglienza di nuovi immigrati sul territorio isernino.

    “Questa proroga – afferma Agostino Di Giacomo, responsabile isernino di CasaPound – si è resa necessaria dopo l’ondata di episodi di violenza che hanno suscitato allarme sociale tra la popolazione ed indotto molti sindaci della provincia a non aderire allo SPRAR o a ritirare la loro adesione. Episodi che lo stesso Prefetto nel suo appello ai Comuni affichè aderiscano ha definito “casi isolati”, ma che riteniamo difficilmente si possano ritenere tali avendo la cronaca riportato più volte in passato altri episodi di crimine ed allarme sociale con protagonisti immigrati: tra questi, particolarmente rilevanti per la loro natura non episodica la rissa nella Stazione di Isernia del novembre 2016, secondo gli inquirenti legata allo spaccio, e l’operazione di polizia sempre ad Isernia che aveva portato alla luce un racket dell’accattonaggio legato ad associazioni criminali”.

    “I numeri stessi dell’accoglienza in Provincia– prosegue Di Giacomo – fotografano una situazione non sostenibile, con ben 1174 immigrati ospiti in 46 strutture, pari ad oltre l’1% della popolazione residente. Numeri assolutamente ingestibili per una delle province più piccole e povere d’Italia. Quanto alla promozione dell’integrazione socioeconomica degli immigrati tramite

    loro inserimento nel mondo del lavoro, invocata dal Prefetto, riteniamo che questo genere di politiche debbano essere rivolte verso i tanti nostri concittadini disoccupati e che vivono situazioni di disagio sociale. In attesa di ribadire le nostre ragioni in occasione del consiglio comunale monotematico sull’immigrazione che avrà luogo il 20 aprile ad Isernia, e dell’assemblea cittadina sullo stesso tema la cui prossima convocazione è stata promessa dal Sindaco D’Apollonio, invitiamo i sindaci della Provincia a non aderire allo SPRAR ed a confermare il proprio NO all’apertura di nuovi centri d’accoglienza sul nostro suolo. L’unico dibattito che necessita di essere affrontato in merito all’immigrazione a Isernia e Provincia è quello sulla chiusura dei centri già presenti, che rappresentano una risorsa esclusivamente per le associazioni ed i privati vincitori dei bandi per l’accoglienza”.

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