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  • Tutela del Giardino di Flora Appenninica, in Regione una proposta di legge bipartisan

     

    CAPRACOTTA. Tutela delle biodiversità, valorizzazione e conservazione della diversità vegetale del territorio molisano, in Regione arriva una proposta di legge. Ad illustrala durante le celebrazioni per il 55esimo anniversario dalla nascita del Giardino di Flora Appeninica di Capracotta, la consigliera regionale, Micaela Fanelli. La proposta è frutto di un impegno assunto dal capogruppo Pd e dal vicepresidente della giunta, Vincenzo Cotugno, nel corso del dibattito sulle aree interne promosso lo scorso settembre a Capracotta. In quella sede, infatti, le posizioni della minoranza e maggioranza consiliare sono coincise su un punto che è diventato proposta di legge.  “Raccogliendo la richiesta avanzata nel corso dell’evento “MontagnAperta”, dove è emersa la necessità di creare i presupposti per una attenta azione di valorizzazione delle filiere, dotandosi di strumenti indispensabili per l’economia turistica, ci siamo messi al lavoro per elaborare una legge regionale utile ed innovativa”, ha spiegato Micaela Fanelli. “La proposta presentata  – ha continuato il capogruppo Pd nel corso del suo intervento – è finalizzata a fornire alla Regione Molise uno strumento legislativo adeguato a colmare un ritardo sulla tutela, salvaguardia e valorizzazione della diversità vegetale, costituita dalle entità vegetali autoctone spontanee e dalle specie coltivate specialmente di cultivar antichi, in luoghi di pregio appositamente costituiti”. La base della elaborazione normativa è stata offerta dall’Università del Molise, il centro Area e dal professore Marco Marchetti.  Si tratta di una legge in linea con quanto disposto nei documenti nazionali, europei e internazionali, che nasce dalla consapevolezza del valore intrinseco della diversità biologica e dei valori ecologici, genetici, sociali, economici, scientifici, educativi, ricreativi, ed estetici e di identità culturale della diversità biologica. Soprattutto, un atto normativo utile a supportare e rilanciare il valore culturale e sociale del “Giardino della flora appenninica”, che da 55 anni rende lustro all’intero Molise. “Se approvata dal consiglio regionale – l’auspicio di Micaela Fanelli – la normativa costituirà uno strumento importante anche per i processi sui quali si basa lo sviluppo locale di molte comunità e della società nel Molise. Terra identificata come un piccolo ‘scrigno di biodiversità’, che ha però la necessità di valorizzare in maniera sistemica la sua alta valenza naturalistica e, conseguentemente, la sua alta vocazione per un turismo ecosostenibile e per una promozione dei prodotti locali a larga scala caratterizzati da tipicità e distintività. La proposta di legge presentata a Capracotta, inoltre – prosegue la Fanelli –  adotta gli obiettivi generati della Convenzione delle Nazioni Unite sulla diversità biologica (United Nations Convention on Biological Diversity – CBD) ratificata dalla Conferenza delle Nazioni Unite su ambiente e sviluppo e sulla quale sono altresì allineate le strategie dell’UE, che ha aderito alla Convenzione (ratificata in Italia già nel 1994 (L. 124/94) che ha adottato la strategia Globale per Conservazione delle Piante (GSPC)”. “Ringrazio tutti i colleghi consiglieri per il loro prezioso supporto, che contribuisce anche ad aumentare il valore politico di questa proposta di legge – ha poi concluso la Fanelli – ma, soprattutto, il più sentito ringraziamento va al Comune di Capracotta, al Consorzio del Giardino della Flora Appenninica, all’Università del Molise e a tutti coloro che, da oltre cinquant’anni, lavorano con capacità e passione alla tutela e alla conoscenza di uno dei patrimoni naturalistici più importanti d’Italia”.

     

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