• Editoriale
  • Tutta la verità sull’ospedale San Francesco Caracciolo di Agnone

     

    Nel mese di agosto il gruppo consiliare INSIEME PER AGNONE ha attaccato con veemenza le riunioni di privati cittadini nell’abito del Centro Sinistra Agnonese accusandole di propaganda elettorale. Ora è giunto il tempo di fare verità sui fatti, ai quali non fu risposto, essendo la nostra situazione particolarmente delicata, ma l’opinione pubblica deve sapere. La riunione nasceva per iniziativa di alcuni esponenti e cittadini di quell’area, preoccupati seriamente, dopo la dura lotta per far riconoscere ed ingoiare alla propria parte politica, il riconoscimento del Caracciolo come Ospedale di Area Particolarmente Disagiata, perché si constatava che, nonostante ciò, non seguivano prontamente gli atti dovuti, in quanto l’Asrem intesa come dirigenza, e la parte politica, difettavano di programmazione e di progetto, e si dimostravano abbastanza freddi sulla questione, non avendo chiaro o non volendo, dopo le ripicche della Dott.ssa Marinella D’Innocenzo presenti negli atti che sicuramente non aveva preso bene la battaglia condotta a livello locale, che avevano non compiutamente configurato il presidio come si doveva. La preoccupazione nasceva dal fatto che si stava vanificando con atti amministrativi insulsi (leggi chiusura della chirurgia, riduzione del pronto soccorso, lentezza nel fronteggiare i problemi della medicina interna, vicenda dell’ortopedico, non attivazione  di quanto previsto dal programma operativo) le conquiste ottenute per legge. Di conseguenza, come parte politica locale, si era ravvisata la necessità di elaborare la progettazione relativa al Caracciolo secondo le leggi vigenti ed imporla al Governo Regione come condizione necessaria e sufficiente per vincolare l’appoggio politico alle prossime elezioni regionali, perché o il governo regionale faceva il suo dovere verso quest’area territoriale oppure non poteva essere più appoggiato in questa forma. Oggi che il documento è stato consegnato dal sottoscritto nelle mani del Presidente Frattura nel difficile incontro pubblico di venerdì 6 ottobre, tutti devono sapere e la verità va gridata sui tetti. Nello studio ulteriormente condotto nel Decreto 70 abbiamo trovato la norma che fa chiarezza sul fatto che il Pronto Soccorso di Area Disagiata deve avere la stessa configurazione di un Pronto Soccorso di un ospedale per un Area di 80.000 abitanti e che qui riportiamo per esteso (punto 2.2): “I presidi ospedalieri di base, con bacino di utenza compreso tra 80.000 e 150.000 abitanti, salvo quanto previsto dal successivo punto 9.2.2 (= Ospedale di Area Particolarmente Disagiata), sono strutture dotate di sede di Pronto Soccorso con la presenza di un numero limitato di specialità ad ampia diffusione territoriale: Medicina interna, Chirurgia generale, Ortopedia, Anestesia e servizi di supporto in rete di guardia attiva e/o in regime di pronta disponibilità sulle 24 ore (h.24) di Radiologia, Laboratorio, Emoteca. Devono essere dotati, inoltre, di letti di “Osservazione Breve Intensiva”.Di conseguenza si riporta la conclusione su come la ASREM e il Governo Regionale, in base da quanto approvato, devono configurare il Caracciolo, se vogliono l’appoggio della loro parte politica alle elezioni regionali:

    Riorganizzazione del Presidio di Area Disagiata San Francesco Caracciolo.

     Pronto Soccorso di Area Particolarmente Disagiata.

    Appare chiaro, visto quanto previsto dal DM 70 sopra esposto,  che il Pronto Soccorso di Area Disagiata  del Caracciolo deve funzionare come un Pronto Soccorso per gli ospedali sede di Pronto Soccorso in raccordo al centro HUB di Campobasso e SPOKE di Isernia, e deve essere dotato di:

    • Un proprio organico di Medici di Medicina e Chirurgia di urgenza, integrata nel DEA di Campobasso e funzionalmente gestita dallo Spoke di Isernia, con contingente infermieristico adeguato, con copertura del servizio H24;
    • Consulenza da assicurare o nell’orario di Servizio o in pronta disponibilità H24 di :
      • Medicina interna, assicurata dai Medici del reparto previsto nel presidio;
      • Chirurgia generale, Ortopedia, Anestesia assicurati con rotazione del personale medico dalle U.O. del centro Spoke di Isernia con maggiorazione degli organici relativi di tali unità complesse.
      •  servizi di supporto in rete di guardia attiva e/o in regime di pronta disponibilità sulle 24 ore (h.24) di Radiologia (con lettura degli esami a distanza nelle ore notturne o pomeridiane in cui l’organico medico non è in servizio presso la struttura dell’Ospedale di Area Particolarmente Disagiata), Laboratorio Analisi di Base, Emoteca.
    • Deve essere dotato, inoltre, di letti di “Osservazione Breve Intensiva”.

    Day Surgery ed Attività Ambulatoriale

     Il DM 70/2015 chiarisce che sono presidi dotati di attività chirurgica elettiva ridotta che effettua interventi in Day surgery o eventualmente in Week Surgery con la possibilità di appoggio nei letti di medicina per i casi che non possono essere dimessi in giornata; la copertura in pronta disponibilità, per il restante orario, da parte dell’equipe chirurgica garantisce un supporto specifico in casi risolvibili in loco.

      Non possono essere strutture autonome, ma dipendenti dalle U.O. dello Spoke di Isernia che assicurano la presenza H24 del Chirurgo, dell’Ortopedico, dell’Anestesista, in parte in orario di servizio per garantire Day Surgery, attività diagnostica (ecografia, endoscopia,TAC con mezzo di contrasto…) in parte in pronta disponibilità per il supporto al Pronto Soccorso, al Reparto di Medicina Generale, al trattamento delle patologie “border line” in OBI o in consulenza presso il Reparto di Medicina Generale,  immobilizzazione dei piccoli traumi.

     In base a queste presenze, possono essere attivati, nel Day Surgery generale previsto per n.3 posti presso il S.Francesco Caracciolo, quello Chirurgico e quello Ortopedico, con attività ambulatoriale e diagnostica relativa e supporto al Pronto Soccorso e al Reparto di Medicina Generale.

    Inoltre, dato che le sale operatorie del Caracciolo sono dotate delle certificazioni relative, va attivato, sempre diretto dalle UO del Centro Spoke di Isernia, il Day Surgery Oculistico e ORL, con attività ambulatoriale e diagnostica, ed eventuale consulenza relativa al Pronto Soccorso, presso la struttura Caracciolo quando ivi questi professionisti sono lì in servizio.

    Essendo presente un’adeguata dotazione laparoscopica presso le Sale Operatorie, va attivato anche il Day Surgery Ginecologico, gestito dalla UO dello Spoke di Isernia, con attività ambulatoriale e diagnostica, ed eventuale consulenza relativa al Pronto Soccorso,  presso la struttura Caracciolo quando i professionisti di settore sono in servizio nella struttura

     In tal modo, presso la struttura Caracciolo di Agnone, si può garantire per 5 giorni la settimana l’attività di Day Surgery sgravando gli Ospedali Sede di Pronto Soccorso e centro HUB di tali attività minori ed assicurare un servizio continuo alla popolazione, oggi carente.

     Medicina Generale.

    Il reparto di Medicina Generale è il “core” dell’Ospedale di Area Particolarmente Disagiata Caracciolo, ed oltre ad assicurare la cura dei pazienti acuti, è fondamentale per il supporto al Pronto Soccorso di tutte le specialità mediche previste e per il Day Surgery : cardiologia, medicina interna, diabetologia ed endocrinolgia. Per cui svolge, oltre l’attività di cura e i supporti previsti, anche l’attività ambulatoriale e diagnostica di competenza.

    Data la caratteristica di Area Disagiata, sarebbe possibile, in deroga, dotare il reparto di alcuni posti di Lungodegenza (cod.62), gestiti dal reparto di Medicina Generale stessa, per evitare alla popolazione già provata dal vivere in un contesto difficile, ulteriori difficoltà per assistere i propri cari lontano dalle sedi di residenza. In Italia esistono numerosi esempi negli Ospedali di Area Particolarmente Disagiata in materia, e il DM 70 addirittura prevede la possibilità di tali posti in strutture in riconversione, per cui la soluzione sarebbe tecnicamente possibile.

     Laboratorio Analisi e Radiologia.

    Il Programma Operativo, approvato con legge n. 96/2017, prevede esplicitamente per il San Francesco Caracciolo il Laboratorio di Base aperto anche agli esterni. Ciò perché la struttura deve poter supportare sia l’intera attività di base del reparto di Medicina Generale, il supporto al Day Hospital, che la preparazione del Day Surgery, oltre che eventuali esami che si rendessero necessari a seguito dell’attività clinica espletata, e in ragione del fatto che, essendo l’Area Particolarmente Disagiata, con viabilità conseguente e tortuosa, non esiste in tutto l’arco dell’anno la sicurezza dell’arrivo integro dei campioni al laboratorio di BASE/Spoke o HUB di riferimento. Per cui la previsione del  Laboratorio d’urgenza del DCA 15/2017 non ha alcun fondamento plausibile in quanto sia in palese contrasto con il Programma Operativo, legge dello Stato n.96/2017, sia con la ragionevolezza, efficacia,efficienza ed adeguatezza clinica del servizio.

    Per ciò che concerne la Radiologia, qualora non fosse presente l’organico medico, può funzionare con i soli tecnici che coprono anche la pronta disponibilità e la lettura degli esami a distanza da parte dell’ UO di Isernia, centro Spoke di riferimento.

    Il programma Operativo non dà alcuna indicazione in proposito. Dato che il centro ha oggi in cura n. 18 pazienti, con alcuni in lista di attesa, insiste in Area Particolarmente Disagiata, ha in cura diversi casi critici, deve essere ripristinato al più presto H24 come Servizio Ospedaliero con organico corrispondente dipendente dall’UOC di Nefrologia ed Emodialisi di Campobasso, ed eventualmente, assicurare, se non fosse possibile avere 2 nefrologi in loco, il servizio H24 con orario di lavoro e pronta disponibilità con la rotazione del personale medico dal centro HUB di Campobasso, che deve avere maggiorati gli organici medici per coprire tale servizio. Va anche assicurata attività ambulatoriale e diagnostica, la consulenza al pronto soccorso e al reparto di Medicina Generale, nonché l’eventuale Day Hospital nefrologico, da parte dei professionisti in servizio nella struttura.

     Reumatologia.

    Essendo presente il Servizio di Reumatologia, esso si mantiene secondo le modalità esistenti con attività di Day Hospital reumatologico, attività ambulatoriale e diagnostica, consulenza al Pronto Soccorso e al Reparto di Medicina Generale

    A questo punto dobbiamo dire con chiarezza che l’incontro avuto tra l’Amministrazione Comunale e il Dott. Sosto è purtroppo “Fuffa” in quanto il dirigente si è ben guardato dall’affrontare i veri problemi sul tappeto quali il Pronto Soccorso, le modalità di supporto chirurgico, anestesiologico, ortopedico e ha gettato fumo negli occhi con argomenti di contorno e risibili, in questa fase attuale.

    Per questo motivo, invito il gruppo consiliare INSIEME PER AGNONE, invece di attaccare a sproposito,  il Sindaco e gli Assessori, a cui ho inviato questo progetto completo, oltre al Centrosinistra locale che ha proposto la prima riflessione sulla questione, a recepire questo progetto, per altro già richiesto dal Dott. Giampaolo Presutti per il movimento MOLISENOSTRO al di fuori dai partiti come proposta di sanità per l’Alto Molise, e ad imporlo come base programmatica irrinunciabile ai loro candidati presidenti del Centrodestra e ad imporlo al  Presidente Frattura con ultimatum di realizzarlo prima delle elezioni regionali. E voglio loro ricordare che non vale il gioco che è tutta colpa del centrosinistra se l’ospedale chiude per cui ci si sta tranquilli e beati difronte ai provvedimenti che arrivano, perché questa è in primis una questione che riguarda tutti gli agnonesi, gli altomolisani, i confinanti abruzzesi e l’interesse generale va difeso da tutti con le unghie e con i denti in maniera trasversale per non fare la fine dei capponi di Renzo di manzoniana memoria.

    Francesco Martino

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