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  • Uccidono un capriolo, ripresi da una video-trappola: denunciati due bracconieri

    SESSANO DEL MOLISE – Se il bracconaggio è una pratica deprecabile, che consiste nell’uccisione illegale di animali selvatici, questa è gravissima quando interessa specie faunistiche rigorosamente protette per l’importanza che rivestono nella conservazione della biodiversità.
    È accaduto in una fredda e umida giornata di gennaio appena trascorso, a Sessano del Molise su Monte Totila, luogo boscoso e isolato. Due bracconieri hanno ucciso un capriolo, specie tassativamente non cacciabile, sicuri di farla franca. Non potevano immaginare di essere stati ripresi da una video-trappola, un dispositivo di piccole dimensioni che per il suo aspetto esteriore risulta facilmente occultabile negli ambienti naturali. I Carabinieri forestali della stazione di Isernia hanno acquisito i filmati e avviato una articolata attività investigativa che è durata molte settimane al fine di risalire all’identità dei due bracconieri. All’esito delle indagini, dopo aver esaminato gli elenchi dei cacciatori autorizzati per il territorio provinciale di Isernia e ascoltato molte persone vicine al mondo venatorio, l’operazione investigativa si è chiusa con successo: i due bracconieri sono stati riconosciuti e prontamente denunciati all’Autorità giudiziaria. Il comandante del gruppo Carabinieri Forestali di Isernia, il tenente colonnello Gianluca Grossi, fa  sapere che il contrasto al bracconaggio venatorio rappresenta una priorità operativa durante tutto l’arco dell’anno e che quindi sono messe in campo tutte le migliori risorse, anche tecnologiche, per tutelare la fauna selvatica su tutto il territorio provinciale.

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