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  • “Un nuovo palasport e torno ad Agnone per insegnare il volley ai giovani”

    Datemi un palazzetto e vi solleverò il mondo. Il campione di volley, Stefano Patriarca rilancia l’esigenza di una struttura polifunzionale capace di soddisfare le necessità degli sportivi dell’intero territorio.

    Trentaquattro anni, di cui oltre quattordici passati sui campi della serie A, Patriarca si dice pronto a sostenere un’iniziativa che vedrà i giovani al centro del progetto. Il tutto a patto di poter usufruire di una struttura idonea che sostituisca l’ormai fatiscente palasport in località Tiro a Segno (nelle foto come è ridotto oggi). Chiaro il messaggio indirizzato all’amministrazione comunale che resta in attesa di ricevere un finanziamento statale – cofinanziato con un mutuo di circa 500mila euro – per realizzate un nuovo impianto. Un discorso, quello di costruire un nuovo palasport, spesso e volentieri ribalzato agli onori della cronaca amministrativa, ma di fatto mai affrontato concretamente.

    Inutile ricordare le promesse fatte quando la squadra cittadina sbarcò in A2 portando per la prima volta un team molisano in un campionato nazionale. Era il 2002, 19 anni fa. Proprio per mancanza di un palazzetto dello sport idoneo alla categoria, quella squadra fu costretta ad emigrare a Vasto per affrontare il campionato.

    Nel frattempo Patriarca, ex campione d’Italia con la Lube Macerata (stagione 2013-2014), preme affinché il progetto di un nuovo impianto diventi finalmente realtà. Intanto conferma la volontà di mettere al servizio della collettività professionalità ed esperienza maturata ai massimi livelli della pallavolo che conta. “Credo che i tempi siano maturi – dichiara Patriarca -. Oggi il mio desiderio è coinvolgere quanti più giovani possibile in un discorso di aggregazione sociale che anche tramite lo sport possa vedere affermata la dignità di vivere nelle aree periferiche troppo spesso abbandonate a sé stesse. Sono convinto che ci siano tutte le potenzialità per perseguire il risultato”.

    Ex nazionale azzurro nella Word League (2011), Patriarca sta trascorrendo un periodo di vacanza ad Agnone da dove è partita la sua avventura nel volley che conta. “Girovagando per lo Stivale (Macerata, Santa Croce sull’Arno, Crema, Verona, Latina, Siena, Milano, Piacenza, Castellana Grotte, ndr) non ho mai dimenticato le radici, gli amici e soprattutto la famiglia – afferma con orgoglio -. Per questo oggi mi sento in debito nei confronti della mia gente che in questi anni di professionismo mi ha sempre sostenuto e incoraggiato”.

    Nella nuova stagione agonistica il forte centrale del rione Sant’Antonio, tornerà in campo con casacca del Brescia in A2 (manca solo l’ufficialità), al contempo rimarca: “Se si vuole in dodici mesi si tira su un palazzetto dello sport all’altezza della situazione e allora sì sarò pronto a rientrare e contribuire alla crescita dei nostri ragazzi da sempre appassionati di una disciplina che nel corso degli anni tante soddisfazioni ha regalato al Molise intero”.

    Insomma, una opportunità da prendere al volo, quella messa su un piatto d’argento dal gigante di schiacciate e umanità, campione dentro e fuori dal campo, Stefano Patriarca che tra i risultati raggiunti vanta anche una Coppa Italia e la finale di Coppa Cev. Ora la palla passa all’amministrazione comunale guidata dal sindaco Daniele Saia chiamata a cancellare e far rinascere dalle ceneri il glorioso palasport di viale Europa ridotto al degrado più assoluto. 

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