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  • Vaccini a scuola, il primo istituto d’Italia è stato quello di Castiglione. La preside Paolella scrive al Ministro Bianchi

    L’ipotesi di allestire hub vaccinali nelle scuole «non è una soluzione impensabile». A dirlo il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi in una intervista a La Stampa. E mentre il dibattito va avanti c’è una piccola scuola di montagna, in un territorio di confine tra Abruzzo e Molise, che la sua giornata vaccinale dedicata agli alunni l’ha già fatta, proprio nei giorni scorsi. «Siamo stati la prima scuola d’Abruzzo, e forse anche d’Italia, ad organizzare nella propria sede un hub vaccinale rivolto ai bambini e ai ragazzi» commenta, con soddisfazione, la dirigente Anna Paolella, che ha preso carta e penna e ha scritto al ministro Bianchi per metterlo al corrente di questo piccolo, ma importante record.

    Alla c.a. del Prof. Patrizio Bianchi
    Ministro dell’Istruzione

    E p.c. Dott.ssa Antonella Tozza
    Direttore USR Abruzzo

    Gentile Ministro,
    Gentile Direttore,
    con la presente mi pregio di informarVi delle iniziative che l’Istituto Comprensivo di Castiglione Messer Marino-Carunchio (CH) che ho l’onore di rappresentare ha messo in campo nei giorni scorsi per dare il proprio contributo alla prevenzione e lotta alla diffusione del virus Sars –Cov2. Al fine di garantire il rientro in piena sicurezza e dare rassicurazioni alle famiglie, abbiamo promosso sessioni di screening nei Comuni afferenti all’Istituto nei giorni precedenti la ripresa delle lezioni dopo la pausa natalizia.
    Con il supporto e la collaborazione della Asl2 Abruzzo – Distretto sanitario del Comune di Castiglione Messer Marino – abbiamo anche organizzato una giornata di vaccinazioni per gli alunni dai 5 agli 14 anni direttamente a scuola.
    Le nuove generazioni sconfiggeranno il Covid” – questo è stato il motto per promuovere l’iniziativa che ha riscontrato grande successo e partecipazione.


    Siamo stati la prima scuola d’Abruzzo, e forse anche d’Italia, ad organizzare nella propria sede un hub vaccinale rivolto ai bambini e ai ragazzi. In questi due anni abbiamo fatto tanto per prevenire e contenere l’emergenza epidemiologica. Abbiamo accompagnato i bambini e i ragazzi nel percorso di formazione, in presenza e a distanza, modificando anche l’assetto organizzativo delle nostre scuole per sostenere dal punto di vista emotivo e sociale gli scolari e le loro famiglie. Abbiamo svolto compiti di straordinaria normalità e di ordinaria eccezionalità, acquisendo competenze che mai prima ci erano state attribuite di promozione e vigilanza nella tutela della salute pubblica.
    Quale Dirigente, sono contenta di questa iniziativa che mi rende particolarmente orgogliosa di far parte e di rappresentare una comunità che crede fermamente nella funzione sociale dell’educazione e nel suo ruolo istituzionale.
    La scuola non solo insegna, ma promuove anche esercizio civico e azioni di responsabilità individuale e collettiva.
    Allego a questa mia breve comunicazione qualche foto che racchiude il senso di una giornata e di un percorso che parte da lontano e che fa della scuola un luogo di scambio, un’officina del sapere, delle competenze e della cittadinanza.


    Nel nostro piccolo abbiamo provato a costruire un pezzetto di futuro. Lo abbiamo fatto con l’aiuto e il supporto delle istituzioni e soprattutto delle famiglie. E proprio dalle famiglie e dagli scolari, in questi giorni, ho avuto una grande lezione di vita e un grande insegnamento. Mi hanno dimostrato come avere piena fiducia nella scuola e nella scienza perché ci hanno affidato, oltre che la gestione dell’apprendimento dei propri figli, anche il loro stato di salute.
    Durante le vaccinazioni, ho osservato con attenzione i bambini e i ragazzi.


    In fila, in attesa del proprio turno vaccinale, composti e silenziosi, senza tanti orpelli e senza sentirsi eroi, hanno affrontato un momento di grande responsabilità, accogliendo consapevolmente il peso di una scelta collettiva, di bene comune oltre che personale. Per me, oggi, tra le inutili polemiche di chi si oppone alla scienza, sono loro i veri cittadini di questo Paese.

    Il dirigente scolastico

    Anna Paolella

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