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  • Vaccini alla Protezione civile, Di Nucci chiarisce: «Usate dosi residuali che altrimenti sarebbero state gettate se non inoculate»

    «C’è qualcuno che ha avuto da obiettare sulla vaccinazione degli operatori di sala e amministrativi e di alcuni volontari della Protezione civile: la decisione è mia e me ne assumo la piena responsabilità».

    Il vicesindaco Di Nucci

    Così il vicesindaco di Agnone, Giovanni Di Nucci, in una lunga nota inviata alla stampa, in replica alle polemiche circa quelli che sono stati definiti i “furbetti” del vaccino.

    «Non ho dato disposizione di vaccinare mia moglie, che poteva anche temere di essere contagiata visto che sono tornato a casa non immunizzato dopo giornate intere di contatti con tante persone da vaccinare, né il mio amico o la prima persona di passaggio. – spiega il vicesindaco che gestisce la campagna vaccinale ad Agnone incaricato dall’Asrem – Ho informato il Direttore Generale di averlo fatto utilizzando dosi di vaccino deperibile e quindi da gettare se non utilizzate, dosi residuate per via della rinuncia di persone convocate, per un semplice motivo etico, cioè quello di considerare di indispensabile necessità che venissero protette dalla malattia persone che, con spirito filantropico, volontariamente e gratuitamente, incontrano centinaia di altre persone, di cui alcune anche Covid positive come si è appreso in momenti successivi, nello svolgimento delle procedure. Ricordo anche che le procedure vaccinali sono state espletate mentre era in corso una violenta esplosione di 120 casi di positività in paese».

    «Le varie fasi delle sedute vaccinali sono momenti complessi per via delle difficoltà derivanti dalla scarsa conservabilità dei vaccini Comirnaty (Pfizer) – aggiunge Di Nucci – che richiedono una tempistica rigida e molte attenzioni. La fase terminale di ogni seduta si basa sul presupposto che non vada perduta nessuna dose di vaccino, in caso di defezione da parte di qualche persona convocata, e che l’utilizzo della dose preparata debba essere fatta entro poco tempo. Fino ad oggi tale regola è stata rispettata con il ricorso alla individuazione last minute di pazienti over-ottantenni, anche a domicilio se non autosufficienti.


    Nell’ultima seduta vaccinale di prima dose, poiché a tarda ora si erano rese disponibili alcune dosi di vaccino per via della rinuncia di numerosi pazienti, al fine di non sprecare nemmeno una dose, si è creata la condizione per rispondere positivamente alle richieste delle responsabili della casa di riposo per anziani di “San Bernardino” e della casa per disabili di “Secolare”. – chiude Di Nucci – Le suddette, nei giorni precedenti, mi avevano fatto presente, con l’invio telematico di liste di ospiti e personale socio-sanitario, che non era stata ancora completata la vaccinazione nelle loro strutture, nonostante richieste fatte alla Asrem. Mi è sembrato giusto e positivo per la nostra comunità operare come è stato fatto».

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