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  • Val di Sangro: operai molisani lasciati a 5 km dalle aziende, riesplode il caso

    ATESSA – «Si è ripresentato il problema dei pendolari molisani che ogni mattina si recano al lavoro presso la zona industriale di Atessa. Scaduto l’accordo di servizio con Atm – ha denunciato in aula il consigliere regionale del Molise, Valerio Fontana centinaia di pendolari erano di fatto impossibilitati a raggiungere gli stabilimenti della zona con mezzi pubblici. La fermata capolinea, infatti, era stata fissata dall’azienda di trasporti presso lo stabilimento Sevel, a più di 5 chilometri dalle altre aziende dell’area. Va da sé che i lavoratori molisani sono stati di fatto costretti a recarsi al lavoro con mezzi propri, mettendosi alla guida per 80 chilometri all’andata ma, soprattutto, per altrettanti 80 chilometri al ritorno, dopo un turno di 8 ore in fabbrica. Un rischio, spesso aggravato dalle condizioni meteo, che una Regione attenta ai suoi cittadini avrebbe il dovere di scongiurare. Il problema si era già presentato tra marzo e aprile dello scorso anno. Insieme alla collega Patrizia Manzo – ricorda il portavoce M5S – mi sono immediatamente attivato per portare nell’aula del Consiglio regionale le istanze dei pendolari che, sfiancati dal disservizio, chiedevano solo di potersi recare al lavoro. L’aula accolse la nostra richiesta di ristabilire il servizio di trasporto verso gli altri stabilimenti dell’area industriale, ma il rinnovo dell’accordo con l’Atm è scaduto a fine dicembre. Per evitare ai nostri pendolari ulteriori problemi, subito dopo le festività natalizie abbiamo ripresentato la stessa mozione di aprile scorso, con un obiettivo molto chiaro e condivisibile: La Regione Molise deve assicurare un Trasporto Pubblico Locale dignitoso verso le zone industriali, senza arrecare disagi ai nostri lavoratori. Ricordo che il servizio pubblico, così come messo a disposizione dalla Regione per tramite della Atm, è composto da 5 autobus per turno, che coprono interamente il territorio Basso Molisano (gli autobus partono da Termoli, Montenero di Bisaccia, Ururi, Palata e Trivento…). Sono circa un centinaio – sottolinea Fontana – gli operai molisani che lavorano nelle fabbriche dell’area industriale teatina. E molti di loro sono rimasti, da un giorno all’altro, senza la fermata davanti ai propri luoghi di lavoro, per la seconda sospensione del servizio messa in atto dalla Atm nel giro di un anno. Lo ribadisco: la distanza tra la fermata capolinea nei pressi della Sevel e gli altri stabilimenti è superiore ai 5 chilometri e gli operai, dopo il viaggio in pullman, avrebbero dovuto percorrere il tragitto rimanente a piedi. È indecoroso! Per fortuna, anche questa volta, ha prevalso il buonsenso e la nostra mozione è passata all’unanimità. Con quest’atto impegniamo il Presidente Toma e l’Assessore ai Trasporti, Vincenzo Niro, a risolvere la questione in tempi rapidi. A nome del Governo regionale, il Sottosegretario del Consiglio regionale, Quintino Pallante, ha poi assunto un ulteriore impegno: la Regione Molise si dovrà attivare per siglare un accordo con la Regione Abruzzo, entro 60 giorni, che ripristini le fermate davanti ai cancelli delle aziende, in un raggio di sei chilometri dalla Sevel. Ovviamente, il nostro lavoro a tutela dei pendolari – conclude il portavoce del MoVimento 5 Stelle – non si esaurisce qui e controlleremo il rispetto di questo impegno per trovare una soluzione definitiva che ridia dignità ai lavoratori che, voglio ricordarlo, sono stati già costretti a subire l’aumento del costo dei biglietti del 40%».

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