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  • Vendita Sea, chiesto processo per Gamberale. Lui si difende: “Non esiste prova di colpevolezza”

    MILANO. La Procura di Milano chiede il processo per l’amministratore delegato di F2i, Vito Gamberale (nella foto con Maia), accusato di turbativa d’asta nell’operazione che ha portato il Comune di Milano a cedere, nel dicembre 2011, il 29,75% della Sea, la società che gestisce gli aeroporti di Malpensa e Linate. La richiesta di rinvio a giudizio è stata firmata dal procuratore aggiunto Alfredo Robledo e riguarda altre due persone: Mauro Maia, manager del fondo strategico, e Behari Vinod Sahai, rappresentante di Srei, societa’ indiana che aveva presentato un’offerta per l’acquisto del pacchetto azionario ma che alla fine non fu ammessa alla gara perché presentata in ritardo. Sia Gamberale che Maia hanno indetto per oggi a Milano una conferenza stampa per chiarire alcuni passaggi della vicenda. (Fonte Asca)

    ULTIMORA – In una conferenza stampa indetta oggi, Vito Gamberale ha dichiarato: “non c’è nessun frammento di prova che ci sia stata una collusione e nessun documento” che dimostrino un accordo illecito con l’indiano Behari Vinod Sahai, rappresentante di una società che aveva presentato un’offerta per l’acquisto delle quote di Sea non amessa perchè venne presentata in ritardo in Comune. La Procura di Milano ha chiesto per Gamberale, Mauro Maia e lo stesso Vinod il processo per turbativa d’asta. “Tra noi e Vinod – ha spiegato l’imprenditore in una conferenza stampa convocata nella sede di F2i all’indomani della richiesta di rinvio a giudizio – c’è stato solo un incontro di mezz’ora avvenuto qui ed e’ documentalmente dimostrato che non c’e’ stata alcuna collusione”.

    “Nell’incontro con Vinod del 12 dicembre 2011 – ha affermato Maia, seduto a fianco di Gamberale, coi rispettivi legali, Giampiero Biancolella ed Enrico Giarda – capimmo che la sua richiesta era poco comprensibile e interessante perche’ voleva avere la partecipazione a maggioranza all’interno degli investimenti”. Quell’offerta, secondo Gamberale, era “farlocca, fuori tempo e chiassosa”. “Io – ha precisato l’ad di F2i – Vinod non l’ho mai incontrato e non ho mai avuto con lui rapporti ne’ diretti, né indiretti”. (Fonte Agi) 

     

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