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  • Volley: Agnone perde la B, ma resta viva nel panorama grazie ai suoi giovani talenti

    AGNONE – La bella faccia del volley agnonese è raffigurata da tre ragazzi che, dopo la cessione del titolo del Caseificio Di Nucci all’Atripalda, spiccano il volo verso altri lidi. Si tratta del palleggiatore Matteo Marcovecchio (classe ’01) e degli schiacciatori Giuseppe Pacelli (’99) e Stefano Diana (’97). I primi due hanno trovato casa a Foligno dove agli ordini del coach Tony Scappaticcio, disputeranno il torneo di serie B, quello tanto per intenderci guadagnato dall’Agnone sul campo e poi ceduto ai campani per problemi di natura economica. Per Diana la nuova avventura si chiama Lucera, team un provincia di Foggia che non nasconde le velleità di lasciare la serie C.

    L’ex capitano del Caseificio Di Nucci è stato accontentato con un contratto biennale. Tutti e tre lasciano Agnone, dove sono cresciuti grazie agli insegnamenti e alla professionalità di Mariano Maniscalco, con la formula del prestito.

    Nel frattempo, notizia dell’ultima ora, un altro giocatore agnonese riassapora il campionato di A2, torneo già disputato con il Potenza Picena allenato da Adriano Di Pinto. E’ l’opposto Simone Marcovecchio (’97), fratello maggiore di Matteo, che dopo l’esperienza a Lamezia Terme (serie B), ha trovato l’accordo con la Gioiella Micromilk Gioia del Colle presieduto da Nino Giordano.

    Curiosità vuole che Marcovecchio, il cui cartellino resta di proprietà del Monza (A1), durante la stagione sarà chiamato a disputare un derby dal sapore particolare con il concittadino e centrale Stefano Patriarca (’87), il quale ha trovato il rinnovo con il Materdominivolley Castellana Grotte (A2).

    E così se da un lato l’Agnone sotto rete piange vista la mancata iscrizione in serie B, il rovescio della medaglia è rappresentato da giovani esplosi nel malandato palaBelsito chiamati a farsi onore lungo lo stivale non dimenticando mai le proprie origini e soprattutto da dove sono partiti…

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