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  • Voto falsato dai cacciatori, il caso Castelverrino finisce al Ministero

    CASTELVERRINO – Voto falsato dai cacciatori e il caso Castelverrino approda sulla scrivania del ministro dell’Interno.

    Dopo il clamore suscitato dalle cinque liste presentate, in un Comune di poco più di cento abitanti, Castelverrino torna ancora alla ribalta della cronaca per questioni elettorali.

    Il senatore del Psi, Enrico Buemi, che è stato nei giorni scorsi in Alto Molise, ha presentato una interrogazione al ministro Angelino Alfano con la quale chiede di verificare come, perché e a chi sono state concesse le residenze a Castelverrino. Pare infatti che sono diversi i cacciatori che hanno ottenuto la residenza, anche se di fatto non vivono in paese, e proprio gli amanti di Diana potranno determinare l’esito del voto.

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    Si legge nella interrogazione presentata ieri dal senatore socialista:

    «Interrogazione a risposta scritta al ministro dell’Interno. Premesso che in data 4 ottobre 2013 alcuni cittadini di Castelverrino hanno presentato alla Prefettura di Isernia e alla Procura della Repubblica un esposto con la richiesta di verificare accertamenti e conseguenti profili di illiceità amministrativa e penale circa il mancato rilascio di residenza a richiedenti e la cancellazione dall’anagrafe di residenti per ingiustificati motivi;
    in particolare è stata fatta presente la disparità di trattamento tra alcuni cittadini richiedenti l’iscrizione nell’anagrafe dei residenti nel comune di Castelverrino e altri soggetti dediti all’attività venatoria, che non vivono effettivamente in paese e lo frequentano solo per esercitare la caccia, ma che hanno ottenuto, a differenza dei primi, la residenza in case peraltro poco consone ad essere qualificate come dimore abituali. L’esposto di cui sopra chiede alle autorità competenti la verifica dell’effettiva residenza di detti cacciatori, la verifica di eventuali variazioni di dimora all’interno del Comune e l’accertamento della liceità della condotta tenuta dal Comune nell’accoglimento delle domande di cambio residenza presso abitazioni sprovviste dei necessari requisiti di leggi».

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    L’interrogazione prosegue spiegando che «più della metà dei cittadini di Castelverrino ha firmato una petizione, presentata al Procuratore e al Prefetto di Isernia, per chiedere di effettuare accertamenti» sui cacciatori «in quanto essi, pur essendo residenti fittizi e rappresentando circa l’8 per cento dei votanti, se votassero, come successo per le passate tornate elettorali, falserebbero il risultato delle comunali».

    E ancora:  «Considerato che il Comune di Castelverrino conta circa 130 abitanti e ogni singolo voto incide nella vittoria e nella sconfitta di ciascuna lista (nel 2004 la lista del sindaco in carica ottenne un unico voto in più); considerato che agli esposti del 2013 non ha fatto seguito nessuna risposta da parte delle autorità interrogate si chiede di sapere: quali iniziative il ministro intenda adottare per sollecitare risposte a tutti i procedimenti amministrativi presentati e per chiarire le ragioni di tale ritardo, anche in virtù del fatto che vi è una concreta volontà popolare di invalidare il risultato elettorale alle prossime amministrative, tramite ricorso al Tar, qualora non venga data risposta a tutti gli esposti, le denunce e i ricorsi presentati nel 2013 e assicurare un regolare svolgimento dell’appuntamento elettorale consentendo l’esercizio del voto a quanti ne abbiano concretamente diritto».

    Adolfo Corropoli

     

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