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  • Zone fiscalmente differenziate, il senatore D’Alfonso si batte per l’entroterra

    «Da oggi gli spazi di lavoro del Senato destinati alla guida della Commissione Finanze mi sono stati assegnati e comincia il cantiere delle iniziative, in linea con il programma di Governo e soprattutto esprimendo fino all’estremo, con i colleghi della Commissione, tutte le competenze assegnate dall’Ordinamento».

    Per la prima volta la presidenza di una Commissione parlamentare a rilevanza economica è stata assegnata ad un senatore abruzzese, Luciano D’Alfonso, già governatore d’Abruzzo, motivato nella comprensione e nella soluzione dei problemi di persone, imprese e territori, senza alcuna distinzione di relazioni e appartenenze. Convinto, da sempre, della necessità di realizzare alleanze funzionanti e definitive tra Abruzzo, Marche e Molise (Marca Adriatica), è attento alle problematiche dell’entroterra, quelle zone che ama definire «terre alte» d’Abruzzo e Molise.

    «Questo porta con sé un carico supplementare di dedizione e di studio. – ha commentato il senatore – In aggiunta sono anche di prima legislatura e per questo chiederò aiuto speciale ai colleghi della Commissione, due dei quali abruzzesi ed autorevoli, eletti in ragione della loro autonomia di pensiero. Faremo il lavoro dovuto e il lavoro atteso, valorizzando fino in fondo i 30 mesi di ruolo e di attività che ci consegna la Legislatura».
    Il primo argomento di rilievo, distinto dall’agenda dei doveri di istituto, riguarda la proposta di “zone fiscalmente differenziate” per «le terre alte di cui è ricca l’Italia».

    «Si parte da una meritoria riflessione, richiesta dalla Regione Sicilia, anche in ragione della specificità e della specialità statutaria, che naturalmente comporterà a seguire una lettura d’insieme, coordinata, sull’intero sistema Paese, traendo razionalità da tutte le esperienze in itinere nello spazio europeo» promette il senatore D’Alfonso.

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