Rimborsi automatici da 30 a 300 euro per le famiglie e rimborsi fino a 6mila euro alle imprese per eventuali interruzioni di energia elettrica di durata superiore agli standard.
E’ quello che si apprende, in un articolo sia pure datato, sul sito dell’Autorità garante per l’energia elettrica e il gas. E salvo successive modificazioni, perché in Italia tutto è possibile, l’Enel dovrà rimborsare le migliaia di utenze lasciare al buio.
Il sito in questione riporta alcuni stralci della delibera sulla “Tutela dei clienti finali di energia elettrica interessati da interruzioni prolungate o estese”.
Si legge sul sito: «L’obiettivo è duplice: da un lato si vuole assicurare un rimborso per il disagio subito dai clienti, famiglie e imprese, in caso di interruzioni di durata prolungata oltre certi tempi standard prefissati; dall’altro si vuole incentivare e promuovere un tempestivo ripristino del servizio da parte delle imprese di distribuzione e trasmissione, con un contenimento della durata delle interruzioni».
Durata delle interruzioni
La definizione degli “standard”, ossia la durata delle interruzioni che, se sorpassata, dà diritto ad usufruire del rimborso, ha due differenti modulazioni.
Per le interruzioni senza preavviso, gli “standard” sono definiti in base alla tipologia territoriale, distinta in tre “gradi di concentrazione”: grandi città (“alta concentrazione”, i comuni con più di 50.000 abitanti), centri di media ampiezza (“media concentrazione”, i comuni con popolazione compresa tra 5.000 e 50.000 abitanti), paesi e aree rurali (“bassa concentrazione”, i comuni con meno di 5.000 abitanti).
Ad esempio, per una famiglia (clienti di bassa tensione) in alta concentrazione, lo standard di durata da superare sarà di 8 ore; in media concentrazione, di 12 ore; in bassa, di 16 ore. Per una impresa, se connessa in bassa tensione, si applicano gli stessi standard; se invece è connessa in media tensione, lo standard sarà rispettivamente di 4, 6 e 8 ore.
Per le interruzioni con preavviso, la durata del blackout da superare per ottenere il rimborso sarà indistintamente di 8 ore, sia per le famiglie che per le imprese.
La tipologia che interessa l’Alto Vastese è l’ultima, a bassa concentrazione, con centri inferiori ai cinquemila abitanti, e dunque lo standard è di 16 ore di interruzione, abbondantemente superato quasi ovunque in questi giorni.
Rimborsi
Oltrepassati gli “standard” di durata delle interruzioni, scatteranno automaticamente i rimborsi. Le famiglie otterranno 30 euro di rimborso, più altri 15 euro per ogni eventuale blocco di 4 ore di interruzione oltre gli “standard”; questo fino a un tetto massimo di 300 euro.
I rimborsi automatici saranno corrisposti come detrazioni nella prima bolletta emessa dopo 60 giorni dall’interruzione.
Se un utente non dovesse ricevere il rimborso dovuto nei tempi stabiliti, può farne richiesta al distributore entro 6 mesi dal momento dell’interruzione e l’azienda, entro tre mesi, ha l’obbligo di versarlo o di motivare l’eventuale rifiuto.
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