AGNONE – Momenti di panico nel pomeriggio di sabato scorso al San Francesco Caracciolo quando una donna è arrivata presso il nosocomio alto molisano con gravi problemi ginecologi. Il medico responsabile del Pronto Soccorso, dopo le prime cure del caso, ha visto che non c’era la possibilità di avere un ginecologo reperibile e dopo aver disposto il trasferimento ha dovuto egli stesso chiedere il favore ad un collega che era a casa e non di turno di poterlo sostituire per un paio d’ore ovvero il tempo di poter accompagnare sull’autoambulanza la donna presso il Veneziale di Isernia e fare ritorno, non lasciando così sguarnito il servizio.
Solo la buona volontà del medico del Pronto Soccorso e la disponibilità del collega fuori servizio hanno scongiurato il peggio. Una situazione questa che la dice lunga su come si è costretti ad operare nel nosocomio alto molisano e come sia sempre più labile il diritto alla salute di una popolazione di montagna che in veri casi d’urgenza davvero deve solo raccomandare l’anima a Dio. Ed il periodo delle vacanze di Pasqua è oramai prossimo con il rientro di persone nei centri natii. Quali reperibilità potranno essere garantite dal Caracciolo? Quello che si sa che, per esempio, è che mancherà quella di radiologia. Attenzione dunque a farsi male o trovarsi in incidenti fra una settimana. Le luci sul piano rialzato delle stanze di Rx del nosocomio agnonese risulteranno spente con il personale non presente.
di Vittorio Labanca
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