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  • Montagna “piallata” per la Madonna, scoppia il “caso” Montecastelbarone

    Ogni paese a vocazione turistico religiosa deve avere la sua apparizione celeste, perché una Madonna che appare, appunto, va di moda e attira fedeli da tutta Italia. E Agnone, che ha decine e decine di chiese disseminate sul territorio e una spiccata vocazione al turismo religioso, non poteva essere da meno. La storia delle apparizioni mariane su Montecastelbarone è vecchia e datata in realtà, ed è anche andata scemando nel corso del tempo, forse la Madonna ha altri impegni, ma ora potrebbe tornare prepotentemente all’attenzione della cronaca in seguito al blitz in stile Iene annunciato per domattina dal fotografo naturalista e giornalista pubblicista Dario Rapino.

    Si tratta di colui che ha filmato, nelle scorse settimane, un esemplare di orso proprio in quei boschi di confine tra Montecastelbarone e Rosello. Lo stesso che smascherò la bufala dell’abete secolare, nato e cresciuto sul territorio di Agnone, che si sarebbe voluto rifilare al Vaticano come un albero di Rosello. Domattina la macchina da ripresa di Rapino sarà puntata non sulla fauna selvatica, ma sulle attività e sulle opere pubbliche realizzate dall’uomo.

    «Questo è quel che accade a Montecastelbarone, Agnone, già noto per la vicenda dell’abete secolare che si voleva tagliare per il Natale Vaticano e poi finita come sapete. – spiega Rapino, pubblicando sui propri canali social la foto di una stradina lastricata realizzata sulla montagna dove prima c’era solo un sentiero e l’erba – Riassumo: un signore dice di vedere la Madonna, la Chiesa non riconosce le visioni, ma il sindaco di Agnone concede ad una associazione cattolica l’autorizzazione di “piallare” una fetta della montagna per costruirci un lastricato e un altarino».

    Le foto postate da Rapino mostrano appunto le opere realizzate, pietre e cemento che non piacciono affatto al giornalista e che dunque hanno attirato la sua attenzione. «Montecastelbarone è zona SIC, sito di interesse comunitario, – riprende Dario Rapino, che nella vita precedente ha fatto l’avvocato e il giudice di pace – dove queste opere sarebbero vietate e per le quali, comunque, occorrerebbe un procedimento Vinca. Ricordo, inoltre, che quell’area è un geosito importante e dove è presente fauna di pregio, come il lupo appenninico e l’orso marsicano. E’ regolare quell’opera? Sabato prossimo (domani per chi legge, ndr), tempo permettendo, sarò in loco per realizzare un servizio filmato. Stay tuned».

    Bernardo Gui

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