«Qualche giorno fa, ho appreso dall’informazione regionale che, in tutto il Molise, a Lucito, Campobasso, Isernia e Termoli si è celebrato il centenario del maestro pittore e incisore Antonio Pettinicchi. Peccato che all’appello mancasse Poggio Sannita dove, presso la dimora storica di palazzo Iacovone, da sabato 25 ottobre, il pubblico ha potuto ammirare ventidue capolavori inediti del maestro Pettinicchi».

La protesta è del sindaco di Poggio Sannita, Giuseppe Orlando, indispettito perché il suo Comune non è stato coinvolto nelle celebrazioni del pittore Pettinicchi. La mostra in corso a Poggio Sannita chiuderà il 9 novembre prossimo, con la partecipazione del figlio dell’artista che arricchirà l’evento con ricordi e testimonianze sul padre e sulla sua opera.
«Qualcuno dice che il Molise non esiste e sappiamo tutti che non è vero, ma almeno quello che effettivamente esiste e può contribuire a smentire questa odiosa diceria, va assolutamente evidenziato a tutti i livelli affinché anche i piccoli centri come Poggio Sannita, possano mettere in mostra le loro peculiarità» continua il sindaco Orlando nel suo sfogo pubblico.

«Voglio aggiungere – prosegue – che mi riferisco ad una storia culturale veramente importante. Al di là della mostra del maestro Pettinicchi, i visitatori dell’odierno Palazzo Iacovone, potranno apprendere che lo stesso è stata la dimora del Professor Cosmo Maria De Horatiis, antesignano dell’omeopatia italiana e medico alla corte dei Borbone e che al suo interno, sono presenti un rarissimo frantoio ipogeo del XIII secolo e una biblioteca contenente cinquemila testi, la maggior parte antichi, di ogni genere e di grande pregio. Il mio quindi – aggiunge Orlando in chiusura – è un invito a visitare questo gioiello che assieme alle Campane di Agnone e al Teatro Sannitico di Pietrabbondante rappresenta una tappa culturale che dà lustro all’intera zona e anche al Molise tutto».