AGNONE – In località Valle San Lorenzo, alle porte della città sull’uscita nord per Isernia, due gioielli preziosissimi ma assai trascurati, quasi dimenticati: le mura ciclopiche che sicuramente facevano parte della cinta difensiva dell’insediamento sannita e il ricco sito romano (terme ed altro). Salvo rara eccezione, quasi tutti i sindaci che si sono succeduti hanno trascurato o ignorato tale zona archeologica, tanto rispondente alla bella identità storica di Agnone, quanto utile anche come maggiore e migliore attrazione turistico-culturale. Invece, sia la zona sannita che quella romana sono ormai quasi completamente inaccessibili, nascoste come sono dalla folta vegetazione e, in particolare, le mura sannitiche rischiano di crollare irrimediabilmente.
L’Università delle Generazioni ne lancia l’allarme, raccogliendo pure l’amarezza espressa dal prof. Remo Nicola de Ciocchis, il quale tempo fa (nel suo incarico onorario per i beni culturali) si era assai interessato non soltanto a trovare i finanziamenti (circa 20 mila euro), rimasti finora inutilizzati, ma anche a sollecitare ripetutamente l’ex amministrazione del sindaco Michele Carosella ad intervenire. Nonostante un infuocato carteggio tra il prof. de Ciocchis e l’ing. Carosella, finora pare che nulla di concreto si sia mosso. Adesso tocca alla nuova amministrazione del sindaco Lorenzo Marcovecchio evitare che l’antichissimo tratto di mura sannitiche frani sul terreno circostante ma pure nella verosimile vergogna di quella che viene ancora osannata come “L’Atene del Sannio”. E si spera che tutti i cittadini, prendendo maggiore consapevolezza, abbiano più a cuore il destino di tale inestimabile patrimonio e bene comune non soltanto agnonese, pure per la migliore fruizione delle nuove generazioni che non hanno mai visto il sito sannita e quello romano.
“Diamo tempo ai nuovi amministratori di acclimatarsi più in generale e poi di prendere dimestichezza con la documentazione riguardante la zona archeologica di San Lorenzo e specialmente la fragilissima situazione delle mura sannitiche e poi cercherò di parlare con loro per un intervento il più rapido possibile” ha detto il prof. de Ciocchis all’Università delle Generazioni, associazione che negli anni è intervenuta spesso in difesa di questa importante zona archeologica sollecitando gli amministratori di turno e adesso sente il dovere di lanciarne l’allarme, pure dal momento che sembra esistere una assai preoccupata relazione dell’Ufficio tecnico comunale a riguardo. Infatti, è pure un problema di sicurezza poiché qualche masso potrebbe colpire passanti (persone o automezzi) sulla strada di uscita nord per Isernia e per le contrade vicine.