AGNONE – Una brutta gatta da pelare per il sindaco di Agnone e per tutti i sindaci dei paesi alto molisani che hanno dovuto impegnare economie non previste dai bilanci per far fronte allo stato d’emergenza neve. Il Molise, infatti, sarebbe stato escluso dai finanziamenti previsti per l’emergenza a carattere nazionale.
“Davvero una notizia che lascia perplessi e ci preoccupa – dichiara a caldo Lorenzo Marcovecchio sindaco di Agnone -. Comprendo il momento di difficoltà di altre regioni, sono vicinissimo alle popolazioni del vicino Abruzzo e piango con loro le vittime di questo inverno assurdo. M’immedesimo davvero nei disagi che stanno vivendo altre realtà, ma c’è da dire che anche il Molise altissimo ha vissuto una quindicina di giorni di vera emergenza prova ne è che anche le scuole sono state chiuse fino ad oggi (21 gennaio, ndr). Evidentemente chi doveva portare a livello governativo le nostre istanze non ha avuto le capacità di farlo. Probabilmente chi doveva sbattere i pugni sul tavolo quando ha avuto il sentore che il Molise rischiava di esser tagliato dagli aiuti economici ha preferito tenere le mani in tasca o star zitto. Conclusione – continua un inviperito Marcovecchio – ad oggi, per quanto concerne Agnone, abbiamo impegnato per lo spazzamento neve oltre il doppio di quanto previsto. E non si dimentichi che Agnone conta oltre 250 chilometri di strade interpoderali e nuclei abitati sparsi un po’ dappertutto”.
Marcovecchio questa mattina, insieme all’assessore comunale alla Protezione civile, Tonino Scampamorte, si è recato a Pescopennataro per incontrare il presidente dell’Anci e sindaco del centro alto molisano, Pompilio Sciulli.
“Infatti – conclude il primo cittadino di Agnone – con Sciulli cercheremo di portare avanti strategie ed istanze che possano venire incontro ai bilanci di tutti i piccoli paesi. Perché non si pensi – conclude Marcovecchio – che le nevicate sono passate e tutto è risolto. In Alto Molise ci sono ancora paesi, località e nuclei abitati che hanno metri e metri di neve da dover spalare e sicuramente non possiamo bloccare i mezzi e dir loro che siccome non siamo stati riconosciuti come ‘Regione in Emergenza’ non abbiamo economie e non possiamo più intervenire. Sarebbe una follia. Cosa questa che evidentemente a Campobasso non hanno compreso affatto”. (il video ci è stato inviato da un lettore in località Guado Liscia sulla strada che conduce a Capracotta)
Vittorio Labanca