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  • Caccia di selezione, si parte nel Chietino-Lancianese: più abbattimenti ai cacciatori meritevoli

    LANCIANO – Oggi pomeriggio, dalle ore 18, verranno consegnate le schede di abbattimento ai cacciatori di selezione iscritti all’ATC Chietino Lancianese, presso la sede dell’ambito. Il materiale verrà consegnato ai responsabili della caccia di selezione già avvisati dall’Atc.

    E’ l’annuncio che arriva dall’Ambito territoriale di caccia del Chietino-Lancianese. Gli abbattimenti selettivi, dunque, inizieranno sabato 23 febbraio. Il piano di prelievo prevede di abbattere 816 cinghiali in prima assegnazione, con circa 350 cacciatori di selezione in attività. Entro marzo è previsto l’avvio della caccia di selezione anche nelle Zone di ripopolamento e cattura appena riaperte dalla Regione Abruzzo. Un piano di prelievo sostanzialmente identico a quello dello scorso anno, che infatti aveva visto assegnati 806 cinghiali, con 510 abbattimenti in caccia di selezione. «Per il momento abbiamo dato due capi a testa per ogni cacciatore iscritto alle squadre e quatto capi a testa per i cacciatori non iscritti a squadre. Questi ultimi operano nell’area non vocata e negli istituti in apertura, cioè nelle Zrc. – riferiscono dall’Atc Chietino-Lancianese – Ogni mese, come ha disposto la Regione, valuteremo l’andamento dei prelievi e provvederemo, se necessario, a riassegnare abbattimenti ai cacciatori più meritevoli». In sintesi, una sorta di procedura premiale: più abbatti, più ti fanno abbattere.

    In merito alla questione degli esami trichinoscopici, dall’Atc spiegano: «La corata va portata tutta così ci ha detto il dirigente di servizi veterinari della Asl, comunque ci stiamo impegnando per creare come Atc un punto di raccolta gestito da noi e disponibile per tutti i cacciatori».

    Riprendono, dunque, gli abbattimenti selettivi di cinghiali nell’Atc Chietino-Lancianese. Nell’Atc “fratello” del Vastese invece, dove tra l’altro il piano di prelievo è stato inspiegabilmente dimezzato rispetto allo scorso anno, bisognerà attendere ancora.

    Francesco Bottone

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