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  • Infezione da virus West Nile, si alza il livello di attenzione in Molise: controlli e prevenzione

    Visto l’andamento epidemiologico ed il numero dei casi segnalati in varie regioni d’Italia, anche in Molise si alza il livello di attenzione e si applicano le misure di prevenzione. Come precisato dalla dott.ssa Carmen Montanaro, Direttore del Dipartimento Unico di Prevenzione dell’ASReM – “l’infezione da virus del Nilo occidentale (West Nile) è una malattia virale contratta dalle persone principalmente attraverso le zanzare. Nella maggior parte dei casi i sintomi sono lievi o assenti, ma talvolta si sviluppa una grave infezione che interessa il sistema nervoso centrale”.

    • I sintomi, se presenti, sono di gravità variabile, ma possono includere febbre, mal di testa, dolori generalizzati, dolori articolari, vomito, diarrea o eruzioni cutanee.
    • In rasi casi, si sviluppa un’infezione grave, talvolta fatale, che interessa il sistema nervoso centrale.
    • Per diagnosticare l’infezione da virus del Nilo occidentale, i medici eseguono una puntura lombare o esami del sangue per ricercare gli anticorpi contro il virus.
    • La maggior parte dei soggetti con infezione da virus del Nilo occidentale non necessitano di trattamento, ma quelli che sviluppano infezioni del cervello o del midollo spinale richiedono un attento monitoraggio e terapie di supporto, come la ventilazione meccanica.
    • Non sono disponibili vaccini per prevenire l’infezione da virus del Nilo occidentale nell’uomo, ma è possibile ridurre il rischio di infezione adottando misure per evitare le punture di zanzara.

    Il virus del Nilo occidentale è presente in molte specie di uccelli e le zanzare lo acquisiscono pungendo volatili infetti. Di conseguenza la trasmissione ad umani o ad altri animali con le loro punture. In un numero molto limitato di casi, il virus del Nilo occidentale è stato trasmesso attraverso trasfusioni di sangue e trapianti d’organo, e dalla madre al neonato durante la gravidanza, il parto o l’allattamento.

    Sintomi dell’infezione da virus del Nilo occidentale (West Nile)

    La maggior parte delle persone (4 su 5) con infezione da virus del Nilo occidentale (West Nile) è asintomatica. Circa 1 persona su 5 sviluppa febbre associata ad altri sintomi, come mal di testa, dolori generalizzati, dolori articolari, vomito, diarrea o eruzioni cutanee.

    In circa 1 paziente su 150 si sviluppa un grave coinvolgimento del sistema nervoso centrale con encefalite (infezione cerebrale), meningite (infezione dei tessuti che rivestono il cervello e il midollo spinale) o debolezza e paralisi. La sintomatologia dovuta all’infezione del sistema nervoso centrale include febbre alta, mal di testa, rigidità nucale, stupor, disorientamento, coma, tremori, convulsioni, debolezza muscolare, perdita della vista, intorpidimento e paralisi. Gli anziani e i soggetti affetti da certe patologie croniche, come il diabete o l’ipertensione arteriosa, sono più inclini a sviluppare la malattia in forma grave. In circa 1 paziente su 10 con grave coinvolgimento del sistema nervoso centrale si verifica il decesso.

    La maggior parte dei soggetti con sintomi tipici guarisce completamente, ma l’affaticamento e la debolezza possono persistere per settimane o mesi. In caso di interessamento del sistema nervoso centrale, spesso gli effetti avversi sul cervello e sui nervi sono persistenti.

    Diagnosi dell’infezione da virus del Nilo occidentale (West Nile)

    • Esami del sangue
    • Puntura lombare

    L’infezione da virus del Nilo occidentale si sospetta quando sono presenti i sintomi tipici (specialmente quelli che indicano meningite o infezione cerebrale).

    Per formulare la diagnosi, i medici possono eseguire esami del sangue per ricercare gli anticorpi specifici contro il virus del Nilo occidentale (gli anticorpi sono proteine prodotte dal sistema immunitario per contribuire a difendere l’organismo dall’attacco di particolari agenti).

    Nelle persone che presentano sintomi di meningite, viene eseguita una puntura lombare (rachicentesi) per ottenere un campione del liquido cerebrospinale (il liquido che scorre attraverso i tessuti che rivestono il cervello e il midollo spinale). Il campione di liquido cerebrospinale viene inviato a un laboratorio per essere analizzato alla ricerca degli anticorpi specifici del virus del Nilo occidentale.

    I medici possono avvalersi della reazione a catena della polimerasi con trascrittasi inversa (RT-PCR) per produrre molte copie del materiale genetico del virus. Questa tecnica consente ai medici di identificare il virus rapidamente e in modo accurato.

    Trattamento dell’infezione da virus del Nilo occidentale (West Nile)

    • Cure di supporto

    Non esiste un trattamento specifico per l’infezione da virus del Nilo occidentale. Il trattamento dell’infezione da virus del Nilo occidentale è di supporto e comprende:

    • Riposo
    • Somministrazione di liquidi per prevenire la disidratazione
    • Paracetamolo per alleviare la febbre e il dolore

    I professionisti sanitari eseguono un attento monitoraggio dei pazienti con interessamento del sistema nervoso centrale e, ove necessario, li sottopongono a ventilazione meccanica.

    Prevenzione della malattia da virus West Nile (West Nile)

    • Programmi di controllo delle zanzare a livello comunitario
    • Misure di protezione individuale per evitare le punture di zanzara

    Si ritiene che la maggior parte delle persone infettate dal virus di WN sviluppi; un’immunità permanente, tuttavia soggetti con deficit del sistema immunitario per condizioni patologiche concomitanti o per assunzione di specifici farmaci potrebbero non avere una forte risposta immunitaria all’infezione iniziale o la loro immunità potrebbe indebolirsi nel tempo.

    Il metodo preventivo più efficace consiste nell’evitare le punture di zanzara, prevalentemente nelle ore serali e notturne, indossando abiti che coprano la maggior parte del corpo, usando repellenti cutanei secondo le indicazioni del produttore, e soggiornando quanto più possibile in ambienti protetti da zanzariere e provvisti di aria condizionata.

    Le persone dovrebbero inoltre collaborare attivamente alle misure di controllo delle zanzare, impedendo che queste possano riprodursi. Per fare ciò è necessario mettere al riparo dalla pioggia tutto ciò che può raccogliere acqua, chiudere con coperchi o coprire con teli i bidoni e i recipienti che non possono essere spostati, svuotare i sottovasi ed altri recipienti almeno una volta alla settimana.

    Fondamentale è, inoltre, sia la corretta gestione del territorio e degli ambienti di vita, sia l’attuazione di misure locali di contrasto ai vettori così come previsto dal Piano nazionale di prevenzione, sorveglianza e risposta alle Arbovirosi (PNA) 2020-2025.

    Non esiste un vaccino per prevenire l’infezione da virus del Nilo occidentale nell’uomo. È disponibile un vaccino per gli equini.

    Evitare le punture di zanzara è la chiave per prevenire l’infezione da virus del Nilo occidentale.

    Per evitare le punture di zanzara, si devono adottare le seguenti precauzioni:

    • Indossare camicie a maniche lunghe e pantaloni lunghi.
    • Alloggiare in luoghi che dispongono di impianti di condizionamento dell’aria o di zanzariere alle porte e alle finestre per impedire l’ingresso delle zanzare.
    • Dormire sotto una zanzariera nei luoghi non adeguatamente protetti con zanzariere o con aria condizionata.
    • Utilizzare forti repellenti per insetti, con ingredienti come la DEET (dietiltoluamide) o altre sostanze attive approvate, sulle superfici cutanee esposte.
    • Trattare gli indumenti e l’equipaggiamento con un insetticida a base di permetrina (non applicarlo direttamente sulla pelle).

    Per i bambini sono consigliate le seguenti precauzioni:

    • Non utilizzare un repellente per insetti per neonati di età inferiore ai 2 mesi.
    • Non utilizzare prodotti contenenti olio di eucalipto citrato (para-mentano-diolo, o mentoglicolo) per bambini di età inferiore a 3 anni.
    • Per i bambini più grandi, gli adulti devono spruzzare il repellente sulle proprie mani e in seguito applicarlo sulla pelle dei bambini.
    • Vestire i bambini con abiti che coprano le braccia e le gambe o coprire la culla, il passeggino o il marsupio con zanzariere.
    • Non applicare un repellente per insetti sulle mani, gli occhi, la bocca o una ferita, né sulla cute irritata.

    In Molise

    In Molise non si registrano casi di West Nile, ma la situazione viene monitorata costantemente.

    Ed oltre a mettere in campo le misure previste dal Piano nazionale per il controllo dell’Arbovirosi, il Dipartimento di Prevenzione della ASReM ha rafforzato la sorveglianza integrata veterinaria e quella clinica per l’identificazione tempestiva dei sintomi sospetti, con l’individuazione precoce della circolazione dei virus negli uccelli e nelle zanzare. Proprio il servizio veterinario continua ad operare, attraverso specifiche trappole, con la cattura di insetti trasferiti poi all’Istituto Zooprofilattico Abruzzo-Molise per i dovuti esami.

    Per approfondire:

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