AGNONE – Esistono ancora troppi pregiudizi nei confronti dei migranti richiedenti asilo e rifugiati.
Lo ha detto Saverio La Gamba, direttore del centro Sprar di Agnone intervistato da l’Eco online durante il convegno che si è tenuto ieri al teatro Italo Argentino “Accoglienza ed integrazione. L’esperienza dello Sprar ad Agnone”.
In sala tra gli altri il prefetto di Isernia, Fernando Guida, Donatella Terni dello Sprar nazionale, Michele Carosella, sindaco di Agnone, Alberto Tarozzi, docente di sociologia dell’Unimol, Rocco Abalsamo, responsabile della cooperativa Senis Hospes.
Il convegno è stata l’occasione per illustrare ai presenti le attività svolte quotidianamente dalla cooperativa che gestisce il progetto. In tutto 50 i migranti del progetto Sprar che dal luglio del 2014 risiedono in undici appartamenti e danno lavoro a 14 figure professionali, quasi tutte locali.
Flussi migratori che hanno garantito l’apertura di una scuola, la Cpia (Centro provinciale istruzione per adulti) nel cuore del centro storico che oggi offre l’opportunità di seguire lezioni di alfabetizzazione anche per gli italiani.
Ed ancora, l’arrivo dei migranti ad Agnone anche in una struttura privata, ha invertito il trend demografico negli ultimi venticinque anni sempre negativo.