AGNONE – «Se i nostri figli devono fare il giro del mondo, per Schiavi, la fondovalle Trigno, poi la fondovalle Verrino e per arrivare ad Agnone dopo più di un’ora e venti di viaggio in autobus tanto vale mandarli a scuola a Vasto, almeno la strada è più comoda, meno pericolosa d’inverno, e ci mettono anche meno tempo».
E’ il parere unanime, e come dar loro torto, dei genitori degli alunni di Castiglione Messer Marino e degli altri paesi abruzzesi che si recano a scuola negli istituti superiori di Agnone. La chiusura del ponte Sente ha di fatto cancellato l’unica possibile via di accesso alle scuole superiori agnonesi per gli studenti dell’Alto Vastese. La mulattiera alternativa al momento è talmente in dissesto che non permette il passaggio agli autobus. E quindi gli studenti sono stati dirottati verso l’unico percorso possibile: partenza da Castiglione Messer Marino alla volta di Schiavi di Abruzzo, si scende poi sulla fondovalle Trigno, si prosegue sulla fondovalle Verrino e si giunge finalmente ad Agnone, con un’ora abbondante di viaggio. Circa cinquanta chilometri di percorso. Quando invece vi vorrebbero venti minuti scarsi. Una situazione insostenibile, soprattutto in vista dell’inverno. E così più di qualcuno, tra i genitori, ha già manifestato la sua volontà di chiedere il nulla osta ai dirigenti scolastici per il trasferimento dei propri figli a Vasto. Parliamo di poco meno di quaranta studenti. Una emorragia di alunni che sarebbe un duro colpo per gli istituti scolastici agnonesi.
Francesco Bottone