«Eravamo già al lavoro sul problema sollevato da alcuni cittadini relativo al trasporto scolastico per gli studenti residenti nelle contrade. Per agevolare i ragazzi con gli orari di andata e ritorno, abbiamo trovato un accordo con la sindaca di Belmonte del Sannio, Anita Di Primio, per l’utilizzo del loro scuolabus». L’annuncio è del sindaco di Agnone, Daniele Saia, che replica così alle polemiche sollevate nelle ultime ore in merito ai disagi patiti quotidianamente dai bambini, anche dell’asilo, che vivono nelle contrade di Agnone, costretti a partire in orari impossibili, molto presto al mattino, per raggiungere le aule scolastiche della scuola dell’obbligo anche dopo un’ora o più di viaggio.

Una problematica non certo spuntata dal nulla nell’ultimo minuto, perché anche negli anni scorsi proprio la stampa locale si è occupata del servizio di trasporto degli alunni che vivono nelle località periferiche di Agnone. Disagi rispetto ai quali l’amministrazione ha sempre fatto spallucce, ma che ora pare abbia deciso di affrontare e risolvere una volta per tutte. Ad innescare la reazione, non proprio tempestiva, del Comune di Agnone sono state le dichiarazioni a mezzo stampa rilasciate nel giorni scorsi da una mamma, Annamaria Mastronardi. «Mio figlio, di 8 anni, dunque in obbligo formativo, abita in una zona rurale alle porte del paese e più precisamente a 2 km. Al mio piccolo Ivan, dal Comune viene imposta un’unica soluzione: dalla fine del viale davanti casa prendere il bus alle 6.40. Poi parti per un lungo viaggio di un’ora e mezza su strade interpoderali dissestate, pericolose e la colazione che avrai fatto dovrà riuscire dalla bocca e dalle orecchie. Il percorso è Colle Marino dove preleva Ivan, Guado Liscia, Zarlenga, Marzovecchio, San Quirico, Verrino».

Quanto denunciato dalla mamma ha dell’incredibile: la casa di Ivan dista appena due chilometri da Agnone, ma dovrà partire prima dell’alba e fare un viaggio estenuante di oltre un’ora e mezza per arrivare in aula spossato e sballottato. Come potrà affrontare le lezioni? E inoltre quella tempistica subirà ulteriori dilatazioni in inverno, visto che le zone interessate dal passaggio dello scuolabus sono «rinomate per la criticità delle nevicate e bufere», come ricorda la stessa mamma Annamaria. Quest’ultima, nei giorni scorsi, ha preso il telefono e protestato con il Comune per un servizio ritenuto un disservizio. «Ho proposto soluzioni, ovvero poter usufruire di altri trasporti scolastici di altri Comuni attigui. – racconta la genitrice – Un pulmino è pieno. Per l’altro pulmino, che viaggia vuoto per metà, il sindaco, mi viene riferito, “non vuole”. Non me ne faccio una ragione. Prima si avvia il servizio, poi si toglie, poi si fanno proposte umanamente inaccettabili. Con l’anno scolastico in corso. Non li conto più i convegni, progetti, finanziamenti, fiumi di soldi per combattere lo spopolamento delle aree interne. Da qualche giorno ho certamente davanti agli occhi quotidianamente un esempio di come invece favorire lo spopolamento, la sfiducia nel modo di gestire la cosa pubblica e l’assenza di gestione da buon padre di famiglia».

Proteste legittime, quelle di Annamaria Mastronardi, per un problema che non riguarda solo suo figlio, ma tutti i bambini delle contrade di Agnone. Dopo le polemiche, forse solo grazie ad esse, pare che l’amministrazione comunale abbia deciso di tentare una soluzione. Guarda caso proprio quella suggerita dalla mamma: chiedere un passaggio allo scuolabus di un altro Comune che ha molti posti vuoti a bordo. E il sindaco Saia ora comunica che l’accordo con la collega di Belmonte è ormai fatto, mancano solo due firme e qualche dozzina di carte, tanto per alimentare la burocrazia. «Con la formalizzazione dell’accordo, a cui lavoreremo con rapidità, gli studenti colpiti dal problema potranno salire sull’altro scuolabus evitando levatacce. – conferma il primo cittadino di Agnone – Rimane il dispiacere sul modo in cui la questione è stata sollevata. Sui social, con termini forti. Il nostro impegno è costante, volto a non scadere nelle polemiche e ad assicurare aiuto a tutti, anche a chi abita più distante. Ringraziamo l’amministrazione di Belmonte del Sannio per la sensibilità dimostrata».