LA FESTA DEL 2 GIUGNO
La Festa della Repubblica è la festa nazionale italiana celebrata ogni 2 giugno, resa nuovamente giorno festivo dal secondo governo Amato. Di fatto è ufficialmente la principale festa nazionale civile italiana. In questa data si ricorda il referendum istituzionale indetto a suffragio universale il 2 e il 3 giugno 1946 con il quale gli Italiani venivano chiamati alle urne per esprimersi su quale forma di governo, monarchia o repubblica, dare al Paese, in seguito alla caduta del Fascismo. Dopo 85 anni di regno, con 12.717.923 voti contro 10.719.284 l’Italia diventava repubblica e i monarchi di casa Savoia venivano esiliati.
A differenza del 25 aprile (Festa della liberazione) e 1° maggio (Festa dei lavoratori), il 2 giugno celebra la nascita della nazione, in maniera simile al 14 luglio francese (anniversario della Presa della Bastiglia) e al 4 luglio statunitense (giorno in cui nel 1776 venne firmata la dichiarazione d’indipendenza).
Quest’anno ricorre il centenario dell’entrata in guerra dell’Italia nella prima guerra mondiale, ma ricorrono anche i settant’anni della liberazione dai nazifascisti grazie alla Resistenza e all’aiuto delle truppe alleate.
La guerra di liberazione italiana fu l’insieme delle operazioni militari e delle azioni di guerriglia condotte dalle brigate partigiane e dall’esercito italiano nell’ambito della Resistenza italiana al fianco degli alleati, per liberare l’Italia dall’occupazione nazifascista.
Dopo la caduta del Fascismo, i partiti politici, che per vent’anni avevano dovuto agire clandestinamente, ripresero le loro attività allo scoperto. Nella primavera del 1944 nel Regno del Sud Badoglio creò un nuovo governo. Nell’Italia del Nord, ancora sotto il controllo dei Tedeschi, le forze antifasciste organizzarono la lotta contro le truppe di occupazione e aderirono alla resistenza partigiana raggruppando tutte le forze antifasciste sotto il CLN (Comitato di Liberazione Nazionale).
La popolazione italiana appoggiò con generosità le azioni dei partigiani, sebbene i Tedeschi e i fascisti punissero con la morte tutti quelli che li aiutavano. A proposito di questo anniversario abbiamo anche pensato di ricordare la morte di Angelo Cianciosi, carabiniere di Furci in servizio presso la caserma di Rocca Santa Maria dove il 26 settembre del 1943 fu trucidato in seguito ad una battaglia vittoriosa della resistenza teramana contro una colonna motorizzata tedesca. Il carabiniere di Furci insieme ad altri tre suoi colleghi fu ucciso per non aver voluto rivelare ai tedeschi il luogo in cui si erano nascosti i partigiani.
Un sacrificio che si unisce ai tanti martiri che hanno dato la loro vita per la nostra libertà.
A loro va il nostro grazie dal profondo del nostro cuore!
MARIO ROMILIO
MICHELANGELO MENNA
VALERIO COLAMARINO
Classe III Scuola Secondaria di Primo Grado di Furci
Istituto Omnicomprensivo “G. Spataro”