«Credo fortemente che il lavoro culturale nelle aree interne debba essere un lavoro di prossimità. La vicinanza è una forma di resistenza alla rassegnazione e a una società che riduce tutto a numero e ruoli. Radicalmente nasce come uno spazio di riflessione nella comunità, come un momento che non vuol celebrare il rumore, ma la radice. Nasce da persone che hanno voglia di restare, anche solo per una pagina».

Così la direttrice artistica di Radicalmente Festival, Luciana Petrocelli. Castel del Giudice, cuore pulsante dell’Alto Molise, ha ospitato, in questi giorni, grandi nomi della cultura e del giornalismo italiano, un intreccio di storie, volti ed idee che hanno celebrato la bellezza del pensiero senza compromessi.

Walter Veltroni, Emilio Casalini, Alessandra Macchitella, Giuseppe Cerasa, Giorgio Dell’Arti, Lauretta Colonnelli sono stati i protagonisti della 3° edizione di RadicalMente, festival letterario del sentire e del vivere radicalmente, senza compromessi, diretto da Luciana Petrocelli e promosso dal Centro Studi Casa Frezza in collaborazione con il Comune di Castel del Giudice, la Pro Loco “G. Caldora”, il Ministero della Cultura, Borgotufi Albergo Diffuso e Società Dante Alighieri.

Libertà, coraggio e resistenza sono stati alcuni dei temi portanti dell’intervento clou della due giorni letteraria con la presenza sul palco di Walter Veltroni che, in dialogo con Luciana Petrocelli e il giornalista di Rai3 Emilio Casalini, ha presentato il suo libro “Iris. Oltre la libertà”, la storia di una giovane e temeraria partigiana che, con il fuoco negli occhi e la libertà nel cuore, ha combattuto per la nostra democrazia.

«La vita di questa giovane donna ci insegna a non essere indifferenti – ha raccontato Walter Veltroni ad una platea gremita –. Una ragazza figlia di contadini che decide di non accettare il destino che la società le ha imposto e di ribellarsi, in primo luogo studiando e poi guadagnando un’autonomia personale fino alla scelta di militare nella resistenza con spirito ed anelito di libertà. La vita va vissuta dandole un senso. Non si vive solo per se stessi. Iris morirà a 22 anni ma ne parliamo ancora oggi perché il suo sacrificio ha consentito a noi di vivere in libertà».

«Nei piccoli comuni delle aree interne la cultura è il presupposto dello sviluppo sociale ed economico, la condizione che rende possibile guardare al futuro con fiducia – ha sottolineato Lino Gentile, sindaco di Castel del Giudice –. Il RadicalMente Festival ha trasformato il nostro comune in un villaggio letterario e dimostra come la cultura possa generare comunità, opportunità, nuova vitalità e nuove energie.

Un plauso a Casa Frezza per l’organizzazione dell’evento e per il servizio quotidiano che svolge a favore della nostra comunità, confermandosi presidio culturale prezioso per tutti noi». Tanti anche gli eventi collaterali, tra workshop, artigianato, le cene letterarie a Borgotufi.