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  • Ospedale declassato, l’anatema di Tagliamonte ai politici: «Non mettete più piede in Alto Molise»

    Un anatema, sostantivo maschile, nel linguaggio cristiano antico, è una scomunica solenne lanciata contro gli eretici e gli scismatici. “Lanciare un anatema” significa quindi pronunciare una maledizione o una scomunica solenne, che nel contesto religioso era una messa al bando dalla comunità dei fedeli. In senso figurato e più comune, oggi indica genericamente l’atto di maledire o di esprimere forte ostilità e condanna verso qualcuno.

    Primo a sinistra l’avvocato Alfonso Tagliamonte

    E proprio un anatema laico viene scagliato dal noto avvocato agnonese Alfonso Tagliamonte all’indirizzo della classe politica molisana colpevole di aver smantellato, fino a ridurlo ai minimi termini, l’ospedale “San Francesco Caracciolo” di Agnone.

    «A proposito di quello che hanno combinato  all’ospedale di Agnone vorrei proporre una raccolta firme su questa frase. – spiega pubblicamente l’avvocato Tagliamonte – Maledetti e che nessuno politico appartenente a questa maggioranza regionale o parlamentare e responsabili della soppressione del nostro ospedale metta più piede in Agnone nel suo agro allo scopo di propagandare liste o candidati. Non vogliamo più sentirli e vederli».

    Una presa di posizione forte, provocatoria, che significa, in sostanza, non avrete mai più i nostri voti. L’unica merce di scambio alla quale sono sensibili i politici, perché ne va del loro potere, della loro dorata indennità e dei privilegi collegati al loro status di amministratori. Ci togliete l’ospedale, noi vi togliamo il voto, il consenso del popolo sovrano. Questa, tradotta, è la posizione espressa dall’avvocato Tagliamonte per mezzo del suo anatema laico. Una presa di posizione ideale, che non avrà alcun seguito, perché alla fine a votare ci andranno tutti, come sempre, anche gli agnonesi delusi e relegati a cittadini di terza categoria.

    A sinistra l’ex sindaco di Capracotta, Monaco

    Ne è convinto, ad esempio, l’ex sindaco di Capracotta, Antonio Vincenzo Monaco, che commenta l’iniziativa di Tagliamonte con queste parole: «Purtroppo ciò è solo un sogno. Sono convintissimo che se tra un mese si tornasse a votare per le regionali il risultato sarebbe quello di sempre. Arriveranno le truppe cammellate e non si pensa più all’ospedale, non si pensa più alla viabilità, non si pensa più all’istruzione ed i soliti noti raccoglieranno ancora consensi per tornare a sedere sulle poltrone regionali. Non cambierà nulla».

    Francesco Bottone

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