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  • False dichiarazioni per ottenere fondi europei per centomila euro, due imprenditori agricoli a processo

    Si apre un nuovo capitolo nella lotta contro le frodi ai danni dell’Unione Europea. I Carabinieri Forestali del Nucleo di Villa Santa Maria (CH), al termine di un’articolata attività d’indagine, hanno denunciato due imprenditori agricoli abruzzesi alla Procura Europea (EPPO – European Public Prosecutor’s Office) con sede a Roma.

    L’inchiesta ha fatto emergere un sistema di dichiarazioni false e attestazioni ingannevoli finalizzate a ottenere indebiti contributi comunitari destinati al sostegno del settore agricolo nell’ambito della Politica Agricola Comune (PAC).

    Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, i due imprenditori, attivi in diverse aree dell’Abruzzo, avrebbero falsamente dichiarato la disponibilità di terreni di proprietà dello Stato e il possesso di requisiti soggettivi e oggettivi non corrispondenti al vero, inducendo così in errore le Agenzie incaricate dell’erogazione dei fondi europei.

    Grazie a tali falsificazioni, sarebbero riusciti a incassare finanziamenti per circa 100 mila euro, provocando un grave danno economico al bilancio dell’Unione Europea e dello Stato italiano.

    Le accuse formulate nei loro confronti sono di falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico (art. 483 Codice Penale, punita con la reclusione fino a due anni) e di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche (art. 640 bis Codice Penale, che prevede la reclusione da due a sette anni).

    La prima udienza del processo è stata fissata presso il Tribunale di Pescara nelle prossime settimane.

    Oltre al rischio di condanna penale, i due imputati dovranno far fronte al recupero integrale dei fondi illecitamente percepiti e potrebbero subire sanzioni accessorie, come l’interdizione dai pubblici uffici e l’esclusione da futuri bandi di finanziamento europei e nazionali.

    L’operazione condotta dai Carabinieri Forestali conferma l’impegno dell’Arma nel contrastare le frodi e gli sprechi di denaro pubblico, a tutela della trasparenza e della legalità nel settore agricolo e a garanzia di un corretto utilizzo dei fondi comunitari destinati allo sviluppo rurale e alla sostenibilità del comparto.

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