Nella mattinata di oggi, i Carabinieri della Compagnia di Isernia, hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal G.I.P. del Tribunale di Isernia su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di quattro indagati per spaccio di sostanze stupefacenti.

Nel dettaglio, tre persone sono state destinatarie della misura della custodia cautelare in carcere, mentre per una è stato disposto il divieto di dimora nella Regione Molise.
Le accuse, formulate nell’ambito delle indagini preliminari, si riferiscono a un’attività di spaccio di droga condotta al dettaglio in varie zone del territorio.

L’attività investigativa, condotta dalla Sezione Operativa della Compagnia Carabinieri di Isernia tra agosto 2024 e agosto 2025, si è sviluppata attraverso, attività tecnica, pedinamenti, perquisizioni e sequestri. Le indagini sono state avviate in seguito a una prima attività di monitoraggio in cui i militari della Sezione Operativa di Isernia avevano notato la presenza di diversi assuntori di sostanza stupefacente nell’area antistante alcune palazzine popolari del capoluogo pentro.
Gli attuali arrestati, sentendosi sicuri del luogo “familiare” in cui cedevano la sostanza stupefacente, avevano creato una attività di spaccio continua e duratura nel tempo, che era diventato un vero e proprio punto di riferimento per gli assuntori della zona e non solo. Gli investigatori, tuttavia, diretti dalla Procura della Repubblica di Isernia, nonostante la rete di protezione familiare e luogo sono comunque riusciti a disarticolare il sistema di spaccio.
Durante l’attività sono state segnalate alla Prefettura oltre 40 persone quali assuntori di sostanze stupefacenti.
Secondo quanto ricostruito, le cessioni di stupefacente (cocaina e crack) avvenivano all’interno delle abitazioni degli indagati, tutti legati da vincolo di parentela. Gli acquirenti provenivano anche da Comuni vicini.
L’approvvigionamento della droga, stando al quadro indiziario, avveniva attraverso fornitori della zona di Isernia.
Le misure cautelari scaturiscono da gravi indizi di colpevolezza riconosciuti dal giudice, ma il procedimento è tuttora nella fase delle indagini preliminari. La posizione degli indagati sarà oggetto di verifica in sede processuale, nel pieno rispetto del principio di presunzione d’innocenza.
L’operazione rappresenta, un ulteriore passo nel contrasto al traffico di sostanze stupefacenti sul territorio.