Prevenzione danni, la Provincia sospende gli abbattimenti di cinghiali.
La decisione del comandante della Polizia provincia, Armando Ferrante, dopo le obiezioni mosse da alcuni componenti del Comitato di gestione.
Lo stop per i selecontrollori dell’Atc Chietino-Lancianese arriva proprio quando le colture agricole sono in atto e più vulnerabili perché prossime alla raccolta.
In data 7 giugno Concezio Mammarella, presidente provinciale Libera Caccia, e Pasquale Di Marco dell’Enalcaccia, entrambi in Comitato di gestione Atc, hanno inviato una nota al comandante Ferrante con richiesta di chiarimenti.
«Avendo rilevato che sono in corso numerosi interventi di selecontrollo della specie cinghiale e non essendo a conoscenza delle attuali modalità operative, chiedono un incontro urgente al fine di conoscere le attività in atto», scrivono Mammarella e Di Marco.
«A riguardo, – spiegano in chisura – precisano di non essere autori di richieste di intervento e di non essere a conoscenza di attività del Comitato a ciò finalizzate».
In sintesi: si spara ai cinghiali nel Chietino-Lancianese, a difesa delle colture, ma due componenti del Comitato di gestione dell’Atc non ne sanno nulla.
A stretto giro la risposta di Ferrante che sospende, di fatto, gli abbattimenti sul territorio del Chietino-Lancianese.
«Poiché da un attento esame del prospetto degli interventi inviatomi dall’Atc emergono ulteriori criticità, con la presente sospendo con effetto immediato e fino a chiarimento le precedenti autorizzazioni rilasciate relative agli interventi proposti dall’Ambito fermo restando invece quanto stabilito circa gli interventi richiesti dai sindaci dei comuni interessati».
Stop ai prelievi, dunque, nel Chietino-Lancianese, mentre nell’Atc Vastese le operazioni vanno avanti, almeno fino a nuovo ordine.
Francesco Bottone
effebottone@gmail.com
tel. 3282757011