«Chiediamo al sindaco di Vasto, Luciano Lapenna, una commissione di inchiesta in Consiglio per approfondire quanto accaduto, parallelamente ci attiveremo in tutte le sedi giudiziarie e chiederemo, anche alla Distrettuale antimafia, di accertare le responsabilità di chi inquina da anni sostanzialmente impunito».
E’ Riccardo Alinovi, dell’associazione “Codici”, a commentare il caso di intossicazione del bambino di Vasto “colpevole” di aver fatto un bagno in mare.
«Si tratta di una vicenda drammatica e vergognosa. – continua Alinovi – Esprimiamo massima solidarietà all’amico Stefano Moretti per quanto accaduto al suo bambino e annunciamo fin d’ora un’azione legale in tutte le sedi. Non si tratta di un caso isolato, perché anche negli anni scorso si sono verificati episodi del genere, che magari non hanno avuto visibilità sui giornali solo per la paura di denunciarli. Omertà, indifferenza, inciucio sono all’ordine del giorno a Vasto e nel Vastese. Il sindaco Lapenna ha firmato, negli scorsi, delle ordinanze di divieto di balneazione. A distanza di anni da quegli episodi non si sa ancora chi ha inquinato e con quali sostanze, con quali veleni. Non ci sono ancora i colpevoli. E’ scandaloso quello che accade a Vasto. Porteremo questo caso all’attenzione del Ministero della Salute».
E in chiusura Riccardo Alinovi aggiunge: «Come associazione siamo pronti a dare assistenza legare gratuita a chiunque abbia subito disavventure simili a Stefano Moretti. Queste cose vanno denunciate».