Escursionisti improvvisati: aumentano incidenti in montagna e costi per la collettività.
Sempre più persone, senza alcuna preparazione, si avventurano in montagna mettendo in pericolo se stessi e gli stessi soccorritori.
RICEVIAMO da Paolo De Luca, accompagnatore di media montagna abruzzese, e pubblichiamo:
Sono Paolo De Luca, residente a Pietracamela (Te). Mi permetto di scrivere dopo aver letto l’articolo in merito al salvataggio di ieri effettuato sulla “direttissima” nel versante sud del Corno Grande per inviare le mie affermazioni sugli incidenti che si verificano in montagna perché da tempo ho a cuore questo argomento. Esse sono frutto della mia personale esperienza essendo io Maestro di Sci e Accompagnatore di media Montagna. Se ci riflettiamo, in seguito ad ogni incidente che si verifica in quota, i giornali e le televisioni riferiscono la cronaca preferendo però il sensazionalismo all’approfondimento. Infatti, mai nessuno si chiede di creare un deterrente per scoraggiare chi imprudentemente si avventura in montagna senza la necessaria preparazione tecnica come nessuno si chiede che i costi per le operazioni di salvataggio (tranne che in alcune regioni Italiane) sono a totale carico della collettività per non parlare dei costi di gestione del servizio di elisoccorso. Confido che l’Eco possa dare grande eco al tema per creare maggiore sensibilizzazione al problema con l’intento di salvare giovani vite umane.
Nel ringraziare per l’attenzione, porgo cordiali saluti.
Paolo De Luca